Si è acceso un intenso dibattito riguardo alla decisione dell'arbitro di non concedere un rigore all'Inter per un sospetto fallo di Evan N'Dicka su Yann Aurel Bisseck durante la partita contro la Roma. Questo incontro, disputato ieri a San Siro, si è concluso con una sconfitta di 0-1 per i nerazzurri, con i giallorossi che hanno portato a casa i tre punti. Il difensore dell'Inter, Bisseck, oltre al danno del mancato rigore, potrebbe subire un ulteriore svantaggio. Infatti, al minuto 64 dell'incontro, le telecamere lo hanno ripreso mentre imprecava guardando verso l'alto.
Possibile sanzione disciplinare
Questo gesto, sospettato di includere una bestemmia, potrebbe portare a una sanzione disciplinare basata sulla prova televisiva, simile al 'caso Lautaro' in cui il giocatore aveva patteggiato un'ammenda.
Il parere di Cesari
Per quanto riguarda l'episodio del rigore, l'ex arbitro Graziano Cesari ha analizzato la situazione per Sport Mediaset. Secondo Cesari, l'Inter ha protestato con veemenza, in particolare l'allenatore Inzaghi. Durante l'azione, Ndicka sembra concentrarsi più su Bisseck che sul pallone, con un intervento che avrebbe potuto giustificare l'intervento del VAR. Cesari sottolinea che l'arbitro Fabbri era in una posizione ottimale per valutare la situazione ma si è mostrato incerto, allargando le braccia in segno di indifferenza. Tuttavia, una seconda immagine evidenzierebbe un abbraccio con entrambe le mani da parte di Ndicka, sufficiente, secondo Cesari, per giustificare un rigore.
Questa situazione ha sollevato dubbi su eventuali decisioni future da parte del Giudice Sportivo, specie riguardo all'uso dei filmati per ulteriori verifiche.
Fonte: tuttomercatoweb.com