Il Cagliari scrive una pagina storica conquistando la Coppa Italia Primavera 2025, battendo 3-0 il Milan all’Arena Civica di Milano. Si tratta del primo trofeo giovanile nella storia del club sardo, arrivato al termine di una finale in cui i rossoblù sono stati straordinariamente solidi e spietati.
Nonostante il predominio territoriale e le numerose occasioni create, il Milan si è dovuto arrendere alla concretezza del Cagliari, capace di trasformare in oro le poche chance avute con Vinciguerra, Bolzan e Trepy. I rossoneri, invece, hanno sprecato molto – incluso un calcio di rigore – e non sono riusciti a trovare la via del gol, sbattendo costantemente su un Iliev in stato di grazia.
LA PARTITA
L’Arena Civica offre una splendida cornice per la finale, gremita di tifosi. L’inizio è tutto di marca rossonera, con il Milan che prende il controllo del gioco fin dai primi minuti. Victor Eletu impegna subito Iliev, che sarà uno dei grandi protagonisti del match. Il portiere bulgaro del Cagliari si oppone ancora su Sia al 13’, confermando la sua serata di grazia.
Nel momento migliore del Milan, arriva però il colpo a sorpresa: Vinciguerra recupera palla a centrocampo e, approfittando di una difesa rossonera sbilanciata, si invola verso l’area avversaria. Dal limite dell’area fa partire un destro a giro perfetto che batte Longoni e vale l’1-0 per il Cagliari.
I rossoneri reagiscono con rabbia, ma Iliev continua a respingere tutto. E al 36’ arriva la mazzata: ancora Vinciguerra protagonista, stavolta con un lancio illuminante per Arba, che serve al centro un pallone su cui Longoni sbaglia l’intervento. Ne approfitta Bolzan, che con il secondo tiro in porta del Cagliari firma il raddoppio.
Il Milan non molla e ha l’occasione per riaprirla allo scadere del primo tempo: Sia viene steso in area, è rigore. Sul dischetto si presenta Bonomi, ma il suo tiro si stampa sulla traversa. Un errore pesantissimo, che affossa le speranze rossonere.
SECONDO TEMPO: TREPY CHIUDE I CONTI
Nella ripresa, il Milan prova a cambiare volto con i cambi di Guidi (dentro Sala e Niessen), ma il copione resta lo stesso. I rossoneri attaccano a testa bassa, ma sbattono contro una retroguardia sarda impeccabile. E il Cagliari colpisce ancora in ripartenza: Trepy, appena entrato al posto di Bolzan, avanza fino al limite e calcia. La deviazione inganna Longoni: è 3-0.
Da lì in poi la gara è segnata. Il Milan ci prova più per orgoglio che con lucidità, mentre il Cagliari gestisce senza patemi fino al triplice fischio. Con una prova di concretezza, solidità e carattere, i ragazzi di Pisacane portano in Sardegna un successo storico.