“All'inizio era necessario cambiare qualcosa, ora dobbiamo puntare sulla continuità. I campioni hanno capito che sfruttare queste giornate azzurre può giocare anche all'interno della squadra". Queste le parole di Luciano Spalletti in conferenza stampa a Coverciano, dove la Nazionale si sta preparando per la prossima gara di Nations League contro il Belgio all'Olimpico giovedì.
Le dichiarazioni del c.t. sui nuovi
“Il nostro campionato offre sempre nuove soluzioni e alternative, ci ha fornito spunti in questo periodo, dobbiamo gestire alcuni infortuni, che credo dipendano più dalla testa dei giocatori". Tra le novità di questa convocazione c'è Daniele Maldini. “Ci mancano alcuni giocatori, ma lui ha tante qualità: è elegante nel gioco, ha fisicità e resiste ai contrasti. È difficile fermarlo perché ha grande corsa,” l'ha elogiato Spalletti. Per quanto riguarda l’altro volto nuovo, Pisilli, “mi sono detto vedendolo dalla tribuna: Guarda che bel centrocampista: è bi-fasico, e De Rossi mi ha detto che nelle partitine fa sempre gol, ha frequenza e energia di passo, sa fare un po' tutto. Pensavo meritasse di venire qui con noi”.
Calendari, infortuni e polemiche
Spalletti ha affrontato anche altre tematiche non strettamente legate all’azzurro, come i calendari intasati e l’aumento degli infortuni. “Per me non si gioca molto, bisogna essere attrezzati per giocare molto. Bisogna far giocare chi c’è dietro, far giocare i giovani. Quando una squadra non vince non bisogna parlare di titolari o riserve, ci sono squadre che hanno 25 giocatori all’altezza. Ci sono squadre che non sono attrezzate, che non hanno 25 giocatori come altre, ma ci sono squadre che li hanno e gli viene permesso di giocare frequentemente per tutti i calciatori che hanno. Si gioca troppo? I discorsi finiscono sempre lì, cioè si dice che le seconde linee, le riserve, non hanno fatto bene come i titolari. Non bisogna creare alibi”. In merito invece alle polemiche sui “rigorini”, Spalletti era a vedere Fiorentina-Milan al fianco del designatore Rocchi, “lui è stato impegnato tutto il tempo nel suo lavoro, che fa bene. A me riesce difficile entrare nel lavoro degli altri. Ma per me vedere dare continuità al gioco è la cosa migliore, accettare qualche contrasto. Sarei curioso di fare l’arbitro perchè io lascerei giocare molto”.
Fonte: italpress.com