Il campionato di F1 torna a infiammare l'asfalto americano con il Gran Premio di Las Vegas, giunto alla sua terza edizione. L'evento, ospitato nella scintillante cornice della "Sin City", si preannuncia una sfida complessa per team e piloti, con il circuito cittadino che si snoda nel cuore della Strip, tra hotel di lusso e casinò famosi. La gara si disputerà in notturna, e le previsioni meteo indicano temperature particolarmente basse, un fattore che influenzerà in modo significativo la gestione delle gomme.
Il tracciato di Las Vegas è caratterizzato da 17 curve e 3 lunghi rettilinei, che mettono a dura prova le power unit delle monoposto. La configurazione del circuito, unita alle basse temperature, richiederà una messa a punto specifica e una strategia di gara oculata. Pirelli, fornitore unico di pneumatici, ha scelto di portare le mescole più morbide della sua gamma (C3, C4 e C5) per cercare di garantire il grip necessario in condizioni di freddo. Tuttavia, la gestione delle gomme rappresenterà una sfida cruciale, poiché sarà fondamentale portarle e mantenerle nella giusta finestra di temperatura per evitare problemi di graining, un fenomeno che si verifica quando la superficie dello pneumatico si lacera a causa dello scivolamento.
Secondo le simulazioni di MegaRide, le usure previste sul circuito di Las Vegas sono relativamente basse, ma la corretta gestione degli pneumatici resta un fattore determinante. Il grafico delle temperature evidenzia uno scarso stress termico, soprattutto per le basse temperature attese. Gli pneumatici di destra saranno leggermente più sollecitati a causa del verso di percorrenza antiorario del circuito, mentre quelli di sinistra saranno maggiormente stressati nelle curve 3 e 4.
Un altro aspetto da non sottovalutare è la scarsa aderenza che caratterizza i circuiti cittadini, ulteriormente accentuata dalla presenza di sabbia portata dal vento del deserto del Mojave, che circonda Las Vegas. Questo significa che i piloti dovranno fare i conti con una pista particolarmente scivolosa, soprattutto nelle prime fasi del weekend, quando la superficie sarà ancora sporca. L'aderenza attesa è molto bassa ed estremamente variabile nell’arco del weekend. Pertanto, l'abilità dei piloti nell'adattarsi alle mutevoli condizioni della pista e nel trovare il giusto feeling con la vettura sarà fondamentale per ottenere un buon risultato.
In sintesi, il Gran Premio di Las Vegas si preannuncia una gara ricca di incognite, dove il freddo, la gestione delle gomme e la scarsa aderenza rappresenteranno le principali sfide per team e piloti. La capacità di adattamento, la strategia e la precisione di guida saranno gli elementi chiave per conquistare la vittoria nella scintillante cornice della Strip.
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