L'avventura di Yuki Tsunoda come pilota titolare in Red Bull si è conclusa ad Abu Dhabi, con un finale di stagione dedicato a supportare Max Verstappen nella lotta per il titolo. Tuttavia, la performance deludente rispetto al compagno di squadra, culminata con la sua vittoria, ha evidenziato i motivi che hanno spinto il team di Milton Keynes a promuovere Isack Hadjar. Questa decisione ha portato Tsunoda a un ruolo di riserva, mantenendolo nell'orbita Red Bull per un altro anno.
Per le squadre di Formula 1, avere un pilota di talento per il simulatore e una riserva pronta a intervenire in caso di necessità è fondamentale. Questo spiega la continuazione di un rapporto che affonda le sue radici nel tempo.
Tsunoda non ha trovato spazio nemmeno in Racing Bulls, a causa dell'ascesa di Liam Lawson nella seconda parte del campionato. Lawson ha beneficiato di una modifica allo sterzo introdotta dal team di Faenza prima della pausa estiva, che gli ha restituito fiducia nella monoposto. Di conseguenza, per il pilota giapponese non c'erano alternative praticabili.
La carriera di Tsunoda in F1 è indissolubilmente legata a Red Bull. Già nel 2024, il team aveva esercitato una clausola di rinnovo contrattuale, nonostante l'interesse di altre scuderie che avevano intuito la possibilità di un suo addio. Anche quando Red Bull ha deciso di separarsi da Sergio Perez, Tsunoda non è stato considerato come sostituto, poiché i vertici ritenevano che Lawson avesse un potenziale maggiore, nonostante la sua limitata esperienza in F1. Prima di approdare in Red Bull, il pilota neozelandese aveva disputato solo una decina di gare, contro le quattro stagioni di Tsunoda.
Riguardo alla sua situazione contrattuale e alla mancanza di alternative, Yuki ha spiegato: "Il mio contratto era vincolante, quindi non potevo fare molto. C'erano alcuni interessi esterni, ma il mio contratto non mi permetteva di parlare con altri team. Ero completamente concentrato su Red Bull, che è sempre stata la mia priorità. Sono cresciuto qui, quindi è così che stanno le cose", ha dichiarato Tsunoda ad Abu Dhabi.
Il futuro di Yuki Tsunoda resta incerto, con la prospettiva di un anno da riserva in Red Bull. La sua capacità di sfruttare al meglio questa opportunità e dimostrare il suo valore potrebbe aprire nuove porte in Formula 1, magari con un altro team, nel 2026. Tuttavia, il suo percorso dipenderà dalla sua performance, dalle dinamiche interne a Red Bull e dalle opportunità che si presenteranno nel panorama della Formula 1. La sua storia è un esempio di come i contratti e le decisioni dei team possano influenzare profondamente la carriera di un pilota, anche quando il talento e la determinazione non mancano.

