Andrea Stella: Da Ferrari a McLaren, la ricetta del successo in F1

Il team principal racconta come l'esperienza in Ferrari abbia plasmato la McLaren vincente del 2025, puntando su valori e lavoro di squadra

Andrea Stella: Da Ferrari a McLaren, la ricetta del successo in F1

Il 2025 sarà ricordato negli annali della Formula 1 per l'incredibile rimonta di Max Verstappen e per il ritorno alla vittoria della McLaren. Il Mondiale Costruttori è stato conquistato con ben sei gare d'anticipo, mentre il titolo Piloti si è deciso all'ultimo appuntamento stagionale, con un margine di soli due punti. Come sottolinea Andrea Stella, team principal della McLaren, si tratta di uno scarto inferiore allo 0,5%. Ma la McLaren non ha semplicemente vinto, bensì ha trionfato con un proprio stile, un aspetto che rende particolarmente orgoglioso il suo artefice principale.

Andrea Stella ha appreso l'arte di costruire una squadra vincente durante la sua esperienza a Maranello. "Sono entrato in Formula 1 con la Ferrari all'inizio degli anni Duemila, in un'era di grandi successi", racconta Stella. "Lì ho compreso rapidamente cosa si può realizzare con la squadra giusta. Questo riferimento è rimasto impresso in me e cerco di trasmetterlo quotidianamente a tutto il mio team". Questo approccio lavorativo, che precede persino una filosofia, ha accompagnato Stella in ogni fase della sua carriera, dal suo arrivo in McLaren nel 2015, quando scelse di seguire Fernando Alonso lasciando la scuderia italiana, fino alla guida del team di Woking.

Cosa rende Andrea Stella particolarmente fiero di questa stagione straordinaria? "Si può vincere o perdere, ma il modo in cui si affronta la sfida è interamente sotto il nostro controllo", afferma. "Questo è l'aspetto che rende me, come team principal, e l'intero team veramente orgogliosi. Offrendo pari opportunità a entrambi i piloti, alla fine abbiamo avuto ragione". Ma cosa ha portato personalmente a Woking? Il "genio italiano"? "Direi piuttosto il buon senso: l'importanza delle relazioni umane, una visione chiara della performance e una filosofia pratica volta a proteggere il team", risponde Stella.

Cosa rende la McLaren così speciale oggi? "Un gruppo unito, i valori, la storia e un reparto tecnico come non ne avevo mai visti in 26 anni di Formula 1", spiega Stella. Con Zak Brown, hanno ridistribuito le risorse tecniche esistenti, risolvendo un puzzle complesso. Hanno riorganizzato il sistema e lo hanno reso più solido, inserendo figure chiave come Rob Marshall, che ha portato esperienza, competenze e, soprattutto, il coraggio di osare. La conquista del titolo con entrambi i piloti in lotta per il Mondiale è particolarmente gratificante. "Il successo è il risultato di un percorso molto lungo", sottolinea Stella. "Ventiquattro gare trasformano il campionato in una maratona: restare costanti, uniti e fedeli ai nostri valori è stato impegnativo quanto essenziale. Volevamo mandare un messaggio. Vincere 16 titoli mondiali significa molto, ma volevamo dimostrare che certi valori contano ancora: che si può costruire una cultura basata sul progresso, non sul rimpianto. Abbiamo lavorato come una squadra e come squadra abbiamo vinto: i piloti, gli ingegneri, il personale in pista e l'incredibile reparto tecnico in Inghilterra".

Il valore del gruppo è fondamentale. "Oggi nessuno può disegnare da solo la geometria di una monoposto: i tempi sono cambiati", afferma Stella. "I valori sono fondamentali se si vuole costruire qualcosa che duri. C'è una canzone di Niccolò Fabi che dice che costruire significa rinunciare alla perfezione. È quello che abbiamo fatto, mettendo al centro l'interesse collettivo. È facile cercare colpe nei momenti difficili, puntare il dito. Noi non l'abbiamo fatto, nemmeno i piloti. Con Zak abbiamo costruito un team che condivide la stessa filosofia: si può vincere rispettando tutti, dentro e fuori dalla pista".

Anche i piloti hanno abbracciato la filosofia McLaren. Quanto è stato difficile? "Il livello in Formula 1 è incredibilmente alto", risponde Stella. "Questa generazione cresce con la telemetria già sui kart. Lando Norris ha battuto un quattro volte campione del mondo: è cresciuto enormemente, come persona e come pilota. Si impara a vincere solo vincendo. Le battaglie continue con il compagno di squadra e con un mastino come Max Verstappen o ti fanno crescere in fretta o ti schiacciano. La vera svolta di Lando è arrivata l'anno scorso, con duelli cruciali come quello in Austria. Lì ha iniziato a credere davvero di poter lottare con Verstappen e batterlo. Ha imparato anche ad isolarsi dal rumore esterno. Abbiamo fatto cambiamenti tecnici proprio per aiutarlo a concentrarsi sulla guida".

E Piastri? "Sappiamo che Oscar diventerà campione del mondo. Ci è già andato molto vicino. La sua crescita è stata impressionante: ha superato momenti difficili, dalla squalifica di Las Vegas agli errori strategici in Qatar, senza mai cercare colpe o puntare il dito. Tornerà ancora più forte", conclude Andrea Stella.

Pubblicato Martedì, 23 Dicembre 2025 a cura di Marco P. per Infogioco.it

Ultima revisione: Martedì, 23 Dicembre 2025

Marco P.

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