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Una giornata storica per Marc Marquez e il team Ducati, che riconfermano il loro dominio nel mondo della MotoGP. Durante la Sprint Race di Catalogna, Marquez ha brillato ancora una volta, portando a casa un ottavo trionfo consecutivo. La gara ha visto un inizio a dir poco incandescente, con molteplici colpi di scena e sfide ad alta tensione.
Il percorso verso la vittoria per Marquez si è concretizzato grazie a un episodio inaspettato: la caduta del fratello, Alex Marquez. Alex, partito dalla pole position, era saldamente al comando con un vantaggio di oltre un secondo fino a soli quattro giri dalla conclusione. La sua scivolata ha aperto la porta al fratello, che non ha sprecato l'opportunità di salire sul gradino più alto del podio. Marc ha tagliato il traguardo seguito dalla Yamaha di Fabio Quartararo e dalla Ducati VR46 di Di Giannantonio.
Sfortunato invece Francesco Bagnaia, che non è riuscito ad emergere da un weekend negativo. Partito malissimo, ha concluso una qualifica disastrosa al quattordicesimo posto, lontano dai punti e dalla lotta per il podio. Un'opportunità persa che pesa sulla sua stagione già difficile.
La gara si è caratterizzata per una sequenza mozzafiato di duelli, in particolare tra Marc Marquez, Quartararo e un determinato Pedro Acosta. Acosta ha combattuto con grinta, concludendo appena fuori dal podio, mentre le KTM di Enea Bastianini e Brad Binder hanno chiuso rispettivamente in quinta e sesta posizione.
Le sorprese non sono mancate nemmeno negli ultimi giri, segnati da numerosi incidenti. Oltre alla caduta centrale di Alex Marquez, un tumultuoso contatto tra Morbidelli e Martin ha eliminato entrambi dalle retrovie. Anche Aldeguer e Bezzecchi si sono toccati, provocando l'uscita di pista del secondo, che si è rialzato con un braccio sinistro dolorante ma fortunatamente integro. Tra le Honda, Zarco e Marini hanno conquistato la settima e ottava posizione, mentre la novità del team Aprilia Trackhouse, Ogura, ha chiuso nona.
Innegabilmente, per Bagnaia è stata un'esperienza da dimenticare. Le numerose cadute degli avversari hanno trasformato il suo ventesimo posto iniziale nel quattordicesimo finale, senza comunque mutare la sostanza di un weekend problematico.
In un contesto di gara che ha comunque riservato momenti di spettacolo variegato, il team Ducati può festeggiare non solo le prestazioni di Marquez ma anche un ennesimo obiettivo stagionale raggiunto. Con ben 12 vittorie su 14 gare e un impressionante ruolino di marcia che ha portato a conquistare tutte le Sprint, il titolo costruttori è matematicamente loro. Un traguardo che accentua il loro predominio nella campagna MotoGP di quest'anno.
