Inizialmente testato a partire da febbraio e lanciato in edizione limitata in Australia e Nuova Zelanda a maggio, lo strumento ha progressivamente raggiunto paesi come Brasile, Canada, Francia, Germania, Messico, Stati Uniti e Regno Unito. Ora, come riportato da MacRumors, è ufficialmente disponibile in tutto il mondo, ad eccezione di Cina, Myanmar e Russia.
Per accedere a questo strumento, gli utenti avranno bisogno di un abbonamento attivo a Apple Music. Il processo varia leggermente tra le app per dispositivi mobili e la versione web, ma in entrambi i casi l'approccio è semplice e intuitivo. Sui dispositivi iOS e iPadOS, basta navigare fino a Impostazioni > App > Musica, mentre sugli Android è sufficiente aprire l'app di Apple Music, selezionare l'opzione Altro e accedere alle Impostazioni.
Una volta dentro, gli utenti troveranno l'opzione 'Trasferisci musica da altri servizi musicali'. Qui, possono scegliere il servizio musicale di cui vogliono trasferire i contenuti e seguire le istruzioni per effettuare l'accesso. Dopo aver selezionato cosa desiderano trasferire, il sistema inizierà a cercare corrispondenze nel catalogo di Apple Music, offrendo messaggi che informano se il trasferimento è completo o se necessitano di esaminare alcune tracce per trovare versioni alternative accettabili.
Anche il metodo da web è piuttosto semplificato. Accedendo a music.apple.com, gli utenti possono effettuare il login con il loro ID Apple, cliccare sull'immagine del profilo e selezionare l'opzione 'Trasferisci Musica'. Da quel punto, il processo segue lo stesso iter visto sui dispositivi mobili.
Apple avverte che ci potrebbero essere discrepanze tra le librerie musicali delle diverse piattaforme e offre agli utenti un periodo di 30 giorni, a partire dal momento del trasferimento iniziale, per rivedere e risolvere eventuali brani non corrispondenti, permettendo così di scegliere tra versioni alternative da aggiungere alla propria libreria.
Un ulteriore dettaglio da considerare è che lo strumento funziona esclusivamente per le playlist create dagli utenti. Non sarà quindi possibile trasferire quelle curate dalla piattaforma precedente. In definitiva, questo nuovo strumento di Apple rappresenta un significativo passo avanti per attrarre verso il proprio ecosistema gli amanti della musica provenienti da altri servizi di streaming.