La notizia che scuote radicalmente il mondo dei videogiochi ha il sapore di una narrazione distopica, ma è invece la cruda realtà che molti dipendenti di King, il famoso studio di sviluppo dietro il popolare gioco Candy Crush, stanno vivendo. Di proprietà di Microsoft, King ha recentemente attuato una serie di licenziamenti che hanno colpito circa 200 persone, equivalenti al 10% della sua forza lavoro.
Secondo il report di MobileGamer.biz, questi lavoratori sono stati rimpiazzati dagli stessi strumenti di intelligenza artificiale (IA) che hanno contribuito a sviluppare, un paradosso che evidenzia l'enorme impatto della tecnologia sui settori creativi. Le aree più colpite dai licenziamenti sarebbero il level design, l'esperienza utente e il copywriting. Un ex dipendente ha condiviso con il sito quanto sia stato sconvolgente vedere quasi tutto il team di level design spazzato via, nonostante avessero passato mesi a costruire strumenti per aumentare l'efficienza nella creazione dei livelli. Ora, quegli strumenti si sono trasformati in sostituti delle loro competenze, evidenziando la crescente capacità dell'AI di assumere ruoli prima occupati dall'uomo.
Microsoft, nell'ambito di una più ampia strategia di riorganizzazione aziendale, ha deciso di adottare misure drastiche nel suo settore gaming, sollevando interrogativi e preoccupazioni. Non è la prima volta che l'AI gioca un ruolo chiave nei discutibili licenziamenti avvenuti presso Microsoft Gaming. In precedenza, un dirigente Xbox è stato criticato per il suo suggerimento ai dipendenti licenziati di ricorrere all'AI per la pianificazione della carriera e il supporto emotivo, un consiglio percepito come insensibile e fuori luogo.
Quello che è successo in casa King è emblematico di una tendenza che ha preoccupato a lungo l'industria creativa e tecnologica: la sostituzione di posizioni professionali altamente qualificate con sistemi di intelligenza artificiale. Questo fenomeno è reso ancor più amaro dal fatto che quegli stessi sistemi siano stati sviluppati dai lavoratori che ora si trovano senza lavoro.
La situazione in King solleva una serie di questioni etiche e pratiche circa l’uso eccessivo della tecnologia AI nel mondo del lavoro. È giunto il momento che i governi e le aziende collaborino per trovare soluzioni sostenibili, impedendo che la ricerca di efficienza e profitti vada a scapito dei lavoratori. La crisi nel mercato del lavoro, non solo nel settore videoludico, potrebbe inasprirsi se non si interviene tempestivamente. Ciò che è accaduto presso King può essere visto come un campanello d’allarme per l'intera industria: le promesse dell'AI devono essere accompagnate da responsabilità e sensibilità nei confronti dei lavoratori che sono il cuore pulsante di qualsiasi innovazione.