OpenAI ristrutturata: Via libera alla nuova era dell'intelligenza artificiale

Dopo lunghe trattative, OpenAI ottiene l'approvazione per la sua ristrutturazione, aprendo la strada a nuove collaborazioni e sviluppi nell'IA

OpenAI ristrutturata: Via libera alla nuova era dell'intelligenza artificiale

Dopo oltre un anno di negoziati complessi, OpenAI ha finalmente ottenuto il via libera alla sua ristrutturazione da parte dei procuratori generali di California e Delaware. La divisione commerciale, OpenAI Group PBC, è stata riorganizzata come una "corporazione di beneficio pubblico" (Public Benefit Corporation, PBC), mentre la parte non-profit, denominata OpenAI Foundation, deterrà azioni nella società commerciale, attualmente valutata circa 130 miliardi di dollari.

Inizialmente, OpenAI aveva pianificato una ristrutturazione che avrebbe reso la società commerciale indipendente dall'organizzazione madre non-profit. Tuttavia, i piani sono stati modificati negli ultimi mesi, lasciando alla fondazione non-profit il controllo di un pacchetto azionario significativo, stimato fino a 100 miliardi di dollari, e mantenendo un ruolo di supervisione sull'azienda.

Una delle ragioni che ha contribuito a questa decisione è stata la complessa e prolungata causa intentata da Elon Musk, co-fondatore di OpenAI nel 2015, che ha citato in giudizio sia OpenAI che il CEO Sam Altman nel tentativo di bloccare la trasformazione. Musk, che aveva inizialmente contribuito alla nascita di OpenAI come laboratorio di ricerca non-profit, si è successivamente dissociato dal progetto.

Un punto controverso riguarda il controllo che l'organizzazione non-profit manterrà sulla sua tecnologia di base, in particolare sulla creazione di una "Intelligenza Artificiale Generale" (AGI) capace di eguagliare o superare le capacità cognitive umane. Lo sviluppo e l'implementazione dell'AGI sono la principale motivazione di OpenAI e di altri protagonisti del settore, alimentando una crescente domanda di risorse finanziarie, umane ed energetiche.

Secondo OpenAI, la società investirà a breve 25 miliardi di dollari in sanità, ricerca sulle malattie e "resilienza all'IA". La fondazione non-profit riceverà anche una "quota di proprietà aggiuntiva" una volta che la società commerciale raggiungerà una valutazione non specificata.

La ristrutturazione ha comportato un nuovo accordo con Microsoft, che ha visto la sua quota in OpenAI passare dal 32,5% nella società commerciale al 27% nella nuova public benefit corporation, valutata circa 135 miliardi di dollari. Questo accordo sembra aver risolto uno dei principali ostacoli nel rapporto tra le due aziende: in precedenza, Microsoft avrebbe perso i diritti sulla tecnologia OpenAI una volta raggiunto il livello di AGI, una definizione considerata troppo vaga. Il nuovo accordo ha chiarito la situazione, stabilendo che la creazione di AGI dovrà essere confermata da una commissione di esperti indipendenti.

Inoltre, i diritti di proprietà intellettuale di Microsoft, sia sui modelli che sui prodotti, sono stati estesi fino al 2032 e includono ora anche i modelli creati dopo l'avvento dell'AGI, con adeguate misure di sicurezza. Tuttavia, i diritti di Microsoft sulla ricerca di OpenAI saranno validi solo fino al 2030 o fino alla conferma dell'AGI da parte della commissione di esperti. Questi diritti permettono a Microsoft di accedere a metodi confidenziali utilizzati nello sviluppo di modelli e sistemi, inclusi quelli destinati esclusivamente all'uso interno o a scopi di ricerca.

È importante notare che i diritti di proprietà intellettuale di Microsoft non si estendono all'hardware di consumo di OpenAI, il che significa che la ricerca alla base del dispositivo sviluppato in collaborazione con l'ex capo designer di Apple, Jony Ive, non sarà accessibile a Microsoft. L'accordo di ripartizione dei ricavi esistente rimarrà in vigore fino alla conferma dell'AGI da parte della commissione di esperti, ma i pagamenti saranno effettuati su un periodo più lungo.

Microsoft e OpenAI hanno inoltre allentato l'esclusività della loro partnership. Ora, OpenAI può collaborare con terze parti per sviluppare alcuni prodotti e rilasciare modelli open source, mentre Microsoft non avrà più il diritto di prelazione sulla fornitura di risorse di calcolo a OpenAI. Parallelamente, OpenAI ha stipulato un contratto per l'acquisto di ulteriori servizi Azure per un valore di 250 miliardi di dollari.

L'accordo aggiornato concede a Microsoft il diritto di "sviluppare AGI autonomamente o in collaborazione con terze parti", il che dovrebbe intensificare ulteriormente la competizione nel settore. Secondo esperti finanziari, se OpenAI non avesse annunciato il completamento della ristrutturazione entro la fine dell'anno, avrebbe potuto perdere fino a 10 miliardi di dollari di investimenti precedentemente annunciati da SoftBank.

Il ((command-not-found)), OpenAI ha tenuto una live streaming con Sam Altman e il capo scienziato Jakub Pachocki per discutere gli sviluppi futuri.

Pubblicato Mercoledì, 29 Ottobre 2025 a cura di Anna S. per Infogioco.it

Ultima revisione: Mercoledì, 29 Ottobre 2025

Anna S.

Anna S.

Anna è una giornalista dinamica e carismatica, con una passione travolgente per il mondo dell'informatica e le innovazioni tecnologiche. Fin da giovane, ha sempre nutrito una curiosità insaziabile per come la tecnologia possa trasformare le vite delle persone. La sua carriera è caratterizzata da un costante impegno nell'esplorare le ultime novità in campo tecnologico e nel raccontare storie che ispirano e informano il pubblico.


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