Contrastare il gioco patologico attraverso la prevenzione e creare una rete di assistenza capillare sul territorio, capace di pianificare e attuare interventi a livello locale.
La Regione Emilia-Romagna rinnova il proprio impegno nella lotta contro la ludopatia: nel contesto del Piano d’azione 2022-2024, la Giunta ha approvato l’assegnazione di oltre 3,2 milioni di euro alle Aziende sanitarie per finanziare iniziative di sensibilizzazione, prevenzione, formazione e supporto su tutto il territorio regionale. Negli ultimi quattro anni, l'investimento totale ha superato i 13 milioni di euro. “
"Assistenza e cura sono essenziali; per questo abbiamo creato una rete capillare che permette di raggiungere chi è in difficoltà. Tuttavia, è fondamentale investire nella prevenzione, in particolare nelle scuole. Vogliamo promuovere un cambiamento culturale per abolire l'idea che il gioco possa migliorare la vita, poiché spesso porta a distruggerla", ha dichiarato Massimo Fabi, assessore regionale alle Politiche per la Salute.
La distribuzione dei fondi per l’attuazione dei progetti locali prevede assegni di 233.793 euro per l’Ausl di Piacenza; 303.026 per l’Ausl di Parma; 387.147 per l’Ausl di Reggio Emilia; 510.924 per l’Ausl di Modena; 640.473 per l’Ausl di Bologna; 94.000 per l’Ausl di Imola; 235.106 per l’Ausl di Ferrara e 801.328 per l’Ausl Romagna. Risultati della legge regionale sul gioco Dal 2013, la Regione Emilia-Romagna è dotata di una legge per contrastare il gioco patologico e le sue conseguenze sanitarie, sociali ed economiche, introducendo misure per limitarne l’offerta. Sono stati imposti vincoli di chiusura per sale gioco e scommesse a meno di 500 metri da luoghi sensibili (come scuole e strutture sanitarie), e sono state istituite sanzioni per chi non rispetta queste norme. È stato introdotto anche il marchio “Slot FreE-R”, riservato a chi sceglie di non installare apparecchi per il gioco, offrendo così vantaggi come incentivazioni finanziarie.
I Comuni sono tenuti a monitorare e valutare periodicamente l'applicazione della legge.
Da quando la legge è entrata in vigore fino a novembre 2023, sono state identificate 2.615 attività a meno di 500 metri da luoghi sensibili. Di queste, a 1.181 non è stata rinnovata la concessione, portando a una riduzione del 45,2% degli esercizi. Sono stati emessi 225 provvedimenti di chiusura, mentre 438 attività hanno chiuso, 69 hanno delocalizzato e sono state comminate 290 sanzioni per violazioni.
Per quanto concerne il marchio “Slot FreE-R”, 607 esercizi hanno ottenuto il permesso di esporlo sulle proprie vetrine nei comuni che hanno attivato l'apposito elenco.
Fonte: agimeg.it