Al Senato si è tenuto l'evento "Comunicare il gioco responsabile: gli obblighi degli operatori nel gioco legale" nella Sala dell'Istituto di Santa Maria in Aquirio, moderato da Giuseppe Volpe di Cuiprodest. Tra i relatori, Fabio Felici, direttore di Agimeg, ha proposto di usare il termine "gioco pubblico" al posto di "gioco d'azzardo" per evitare connotazioni negative. Ha sottolineato come il mercato legale sia cresciuto dagli anni 2000, riducendo l'illegalità grazie a un'offerta di maggiore qualità.
Malinformazione
Felici ha anche evidenziato i rischi di malinformazione giornalistica che può influenzare negativamente la politica, criticando strumenti come il distanziometro, che allontana i giocatori problematici dai contesti sociali. Ha ribadito la presenza di uno stigma sul gioco che va superato, sottolineando che è l'ottava forma di dipendenza in Italia, ma con problemi più gravi che meritano attenzione.
L'importanza dei dati precisi
Infine, ha evidenziato la confusione tra i dati di raccolta e spesa nei media, come l'errata informazione diffusa dal Tirreno riguardo Cecina, mostrando l'importanza di riportare dati precisi per evitare distorsioni che possono portare a cattive politiche. Il gioco, secondo Felici, è una forma di intrattenimento come le altre, e necessita di una rappresentazione corretta nei media.
Fonte: agimeg.it