È morto Eriksson, il tecnico che ha invitato tutti a sorridere e a prendersi cura di se stessi

È morto Eriksson, il tecnico che ha invitato tutti a sorridere e a prendersi cura di se stessi

È morto a 76 anni l'ex ct dell'Inghilterra, noto per la sua carriera internazionale

Introduzione

Sven Goran Eriksson, uno dei volti più noti del panorama calcistico mondiale, si è spento all'età di 76 anni. La sua morte è stata annunciata dalla BBC, sottolineando come l'allenatore fosse "circondato dai suoi cari". Questa notizia ha sconvolto il mondo del calcio, che ricorda l'eredità lasciata da un professionista noto per la sua gentilezza e competenza.

Una carriera straordinaria

Eriksson inizia la sua carriera di allenatore in Svezia , ma è in Italia che raggiunge la notorietà a livello europeo. Tra le squadre italiane, ha guidato Roma, Fiorentina, Lazio e Sampdoria, lasciando un'impronta indelebile soprattutto con la Lazio , con cui vinse lo scudetto nella stagione 1999-2000. Questo trionfo rappresentò il culmine del suo operato in Serie A, ma Eriksson non si fermò qui.La sua curiosità e la passione per il calcio lo portarono successivamente a girovagare il mondo, allenando in paesi come l'Arabia Saudita, la Cina e la Thailandia. La sua carriera internazionale non può, però, essere ricordata senza menzionare il suo incarico come ct dell'Inghilterra, dove condusse la nazionale dal 2001 al 2006.Oltre all'Inghilterra, Sven occupò ruoli di allenatore per le nazionali della Costa d'Avorio, del Messico e delle Filippine . Questa straordinaria carriera ha reso Sven Goran Eriksson una figura di spicco in ogni angolo del globo, influenzando innumerevoli generazioni di giocatori e allenatori.

L'eredità e il messaggio di Eriksson

Poco prima della sua scomparsa, Eriksson partecipò a un documentario prodotto da Amazon, nel quale veniva esplorata la sua vita e carriera. All'interno di questo documentario, l'ex allenatore lasciò un messaggio di profonda umanità: "Non essere dispiaciuto. Sorridi". Questo racchiude il suo approccio alla vita e al calcio, mestiere che per Eriksson rappresentava passione e durezza ma anche gioia .Nel suo messaggio finale, Eriksson ringraziava principalmente "allenatori, giocatori, pubblico", esprimendo gratitudine per le esperienze vissute. Si dichiarava felice della sua vita, convinto che, nonostante la paura riguardo al giorno della morte, fosse necessario vivere ogni giorno al massimo e accettare la morte come parte integrante della vita.

Conclusioni

L'eredità di Sven Goran Eriksson non sarà mai dimenticata. La sua scomparsa segna la fine di un'era, ma lascia dietro di sé un esempio luminoso di come il calcio possa essere condotto con dignità e passione . I suoi successi, la sua personalità e il suo messaggio di serenità continueranno a ispirare il mondo del calcio e non solo. Eriksson ha incarnato l'ideale di un allenatore "gentiluomo," un termine con cui molti nel panorama calcistico internazionale lo hanno ricordato. Rest in peace, Sven Goran Eriksson. Il tuo spirito vivrà nei cuori di chi ha avuto il privilegio di conoscerti e di essere stato ispirato dalla tua vita e dalla tua carriera.

Pubblicato Lunedì, 26 Agosto 2024 a cura di Marco P. per Infogioco.it

Ultima revisione: Giovedì, 01 Maggio 2025

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