Edoardo Bove, giovane centrocampista romano di 22 anni, sta intraprendendo un percorso cruciale per comprendere l'origine del malore che lo ha colpito durante il match tra Fiorentina e Inter il 1° dicembre scorso. La sua situazione sanitaria è di particolare attenzione, non solo per la sua carriera calcistica, ma anche per il suo benessere personale, dato che attualmente è ancora sotto contratto con la Fiorentina.
Esami approfonditi
Da ieri, Bove è ricoverato presso la clinica di cardiologia e aritmologia dell'Azienda ospedaliero-universitaria dell'ospedale Torrette ad Ancona, dove si sta sottoponendo a una serie di esami approfonditi. La Fiorentina ha reso noto che questi accertamenti includono "esami cardiologici approfonditi di tipo elettrofisiologico", essenziali per determinare se il giovane calciatore soffra di una cardiopatia strutturale o se si tratti di un problema meno severo.
La clinica, diretta dal professor Antonio Dello Russo e con la supervisione del professor Paolo Zeppilli, consulente personale di Bove, è riconosciuta a livello nazionale e internazionale per le sue tecnologie avanzate nella diagnosi e nel trattamento delle aritmie cardiache. Non a caso, numerosi atleti di alto livello hanno scelto di affidarsi a questa struttura nel corso degli anni, e ora Bove si aggiunge a questa lista.
Recentemente, in un'intervista al podcast "Passa dal BSMT", condotto da Gianluca Gazzoli, Bove aveva anticipato la necessità di sottoporsi a esami significativi per valutare la possibilità di rimuovere il defibrillatore installato in seguito al suo malore. Ha anche dichiarato di essere aperto all'idea di considerare trattamenti all'estero, dove le normative in materia di salute possono essere più flessibili; un esempio emblematico è il danese Christian Eriksen, il quale, dopo aver subito un attacco cardiaco durante una partita agli Europei del 2021 e aver avuto un defibrillatore impiantato, ha ricominciato a giocare in Inghilterra con il Manchester United.
Salute Bove è priorità
La clinica diretta dal professor Dello Russo è tra le prime in Europa a specializzarsi nell'ablazione della fibrillazione atriale, una delle aritmie più comuni a livello mondiale. La salute di Bove è la priorità, ma qualora vi fosse la possibilità di rimuovere il defibrillatore, le prospettive per il suo futuro calcistico potrebbero prendere una piega positiva. I risultati degli esami sono attesi entro un paio di settimane, periodo cruciale per la definizione del suo futuro nel calcio professionistico.
Fonte: ansa.it