La Juventus si trova a un punto cruciale del suo percorso in Champions League. La partita contro il Bodo/Glimt è diventata uno spartiacque: vincere è imperativo per mantenere vive le speranze di qualificazione. Finora, il cammino europeo dei bianconeri è stato tutt'altro che trionfale, con una serie di pareggi e una sconfitta di misura contro il Real Madrid. Un bottino magro che colloca la Juventus nelle zone basse della classifica, rendendo la partita in Norvegia una tappa obbligata verso la vittoria.
La squadra affidata a Luciano Spalletti, subentrato a fine ottobre, ha mostrato segni di discontinuità. Dopo un esordio positivo a Cremona, sono seguiti pareggi nel derby, contro lo Sporting e a Firenze. Questa tendenza a pareggiare, se da un lato evidenzia una certa solidità difensiva, dall'altro impedisce alla Juventus di accumulare punti preziosi in classifica. Nel calcio moderno, dove la vittoria è fondamentale, il pareggio equivale spesso a una mezza sconfitta.
L'impronta di Spalletti sulla squadra è ancora in fase di definizione. Il passaggio alla difesa a quattro, tanto auspicato, stenta a concretizzarsi, complice anche l'assenza di giocatori chiave come Bremer e le condizioni fisiche precarie di Federico Gatti, reduce da un'influenza. Il rientro di Cabal offre nuove opzioni, ma è improbabile che Spalletti stravolga l'assetto difensivo in una partita così delicata.
Potrebbero esserci novità, invece, nel reparto avanzato. Conceiçao, Openda e David scalpitano per una maglia da titolare. Dopo il pareggio con la Fiorentina, Spalletti ha ammesso di aver concesso loro troppo poco spazio. La partita contro il Bodo/Glimt potrebbe rappresentare l'occasione giusta per rilanciare questi giocatori, finora deludenti rispetto alle aspettative estive. Vlahovic e Yildiz, infatti, hanno tirato la carretta finora, ma hanno bisogno di supporto per garantire maggiore imprevedibilità e potenza offensiva alla squadra.
La partita contro il Bodo/Glimt rappresenta un crocevia fondamentale per la Juventus. Una vittoria in Norvegia non solo rilancerebbe le ambizioni europee della squadra, ma darebbe anche nuova linfa al progetto di Spalletti, ancora in fase di costruzione. I bianconeri dovranno scendere in campo con determinazione e concretezza, sfruttando al meglio le proprie qualità e limitando al minimo gli errori. Solo così potranno superare l'ostacolo norvegese e continuare a sognare in Champions League.
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