Il giorno successivo alla vittoria del Paris Saint-Germain sul Barcellona, con un gol decisivo nei minuti di recupero, il presidente della Liga, Javier Tebas, ha lanciato un pesante attacco contro i club come quello parigino e il Manchester City. Secondo Tebas, queste squadre rispettano norme economico-finanziarie meno severe rispetto a quelle vigenti nel massimo campionato spagnolo. Durante un evento, Tebas ha espresso la sua preoccupazione per le disparità esistenti nelle competizioni europee, dove i club spagnoli devono confrontarsi con squadre che adottano sistemi di gestione economica differenti. "Il calcio è globale e le competizioni europee richiedono un confronto equo", ha dichiarato Tebas.
In Inghilterra, ha proseguito, esiste una crescente preoccupazione per l'alto livello di indebitamento del calcio inglese. "È una competizione che spesso genera perdite", ha ribadito Tebas, sottolineando che i club possono operare in perdita solo per un periodo limitato. Tuttavia, Manchester City, secondo Tebas, ha gestito il proprio budget in deficit per un decennio, e lo stesso PSG ha accusato perdite di 200 milioni di euro per sette anni consecutivi.
Nonostante questo, la Liga continua a reggere il confronto sulle scene internazionali. "I risultati ci sono: rispetto alla Premier League, abbiamo un vantaggio di 30 titoli europei in questo secolo", ha sottolineato Tebas. Ha poi parlato delle regole economico-finanziarie in Spagna, che hanno contribuito a un graduale risanamento dei bilanci dei club calcistici spagnoli. Con oltre 200 articoli, le norme sono state approvate dai club stessi per contrastare le tendenze a bypassare le regole. "In realtà, il controllo economico è semplice: analizzare le entrate, le spese e i debiti da ammortizzare è la chiave per una gestione sostenibile", ha spiegato.
Parlando delle fonti di entrata, Tebas ha enfatizzato l'importanza della televisione, dei matchday, e delle attività commerciali come le principali fonti di reddito per i club. Ha ricordato come la gestione attenta abbia evitato la liquidazione di qualsiasi squadra della Liga, considerando che in passato si era giunti ad avere debiti di 700 milioni di euro con l'Agenzia delle Entrate spagnola.
Un cambiamento significativo è stato introdotto con la vendita centralizzata dei diritti televisivi, che ha incluso un Fair Play finanziario transitorio. Questa iniziativa ha generato 500 milioni di entrate aggiuntive, permettendo il piano di ristrutturazione del debito e la contemporanea applicazione del Fair Play finanziario. "Senza queste misure, quei fondi sarebbero finiti nelle mani dei giocatori e utilizzati per beni di lusso, piuttosto che per ridurre il debito pubblico", ha concluso Tebas.
Con le sue dichiarazioni, Tebas ha voluto evidenziare non solo la sostenibilità del modello economico della Liga, ma anche l'urgenza di uniformare le regole finanziarie a livello europeo per garantire un gioco più equo e competitivo.