Il futuro del calcio milanese è in fermento, con una domanda che risuona tra i tifosi e gli addetti ai lavori: come sarà il nuovo stadio condiviso da Inter e Milan? L'interrogativo è diventato ancora più pressante dopo che il Comune di Milano ha dato il via libera alla vendita di San Siro e delle aree circostanti ai due club. Tuttavia, è ancora prematuro fornire una risposta definitiva, considerando le tappe cruciali che le società devono affrontare nei prossimi mesi.
Dopo aver affidato la progettazione a studi di fama internazionale come Foster + Partners e Manica Architecture, Inter e Milan hanno segnato una data cruciale sul calendario: il 10 novembre. Entro questo termine, dovrà essere perfezionato l'atto di acquisto dello stadio e delle zone limitrofe. Questo passaggio è fondamentale per evitare che sul Meazza scatti il vincolo della Soprintendenza, che ne impedirebbe la demolizione qualora fosse ancora considerato un bene pubblico.
Superato questo ostacolo, si potrà concretamente iniziare a delineare il futuro del nuovo impianto. Anche con la costruzione del nuovo stadio, l'eredità di San Siro non sarà dimenticata. Secondo quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport, sono allo studio diverse idee per ricreare le emozioni uniche che solo la Scala del Calcio sa regalare. L'opzione più accreditata riguarda l'inclinazione degli spalti, con particolare attenzione alle due curve, cuore pulsante del tifo organizzato. Il documento descrittivo del progetto evidenzia un numero significativo: 37. Questa cifra rappresenta i gradi di pendenza delle tribune, un valore non casuale, poiché corrisponde all'inclinazione dell'attuale terzo anello del Meazza e del celebre Muro Giallo del Signal Iduna Park di Dortmund. Il nuovo stadio di Inter e Milan, quindi, sarà caratterizzato da una spiccata verticalità, progettata per intensificare il coinvolgimento degli spettatori.
Un altro dettaglio rilevante riguarda la vicinanza degli spettatori al campo di gioco. Il progetto prevede un design compatto e ottimizzato, capace di favorire l'acustica, l'atmosfera e la percezione dell'evento sportivo, oltre a garantire l'accessibilità in tutti i settori. In altre parole, sia i calciatori in campo che i tifosi sugli spalti vivranno un'esperienza immersiva e coinvolgente al massimo livello.
Sebbene manchino ancora molti passaggi cruciali, emergono anche dettagli relativi all'utilizzo dello stadio per eventi extra-calcistici. Si prevede che il nuovo impianto possa ospitare fino a 20 concerti all'anno, di cui 12 di artisti internazionali e 8 nazionali. Questo dato sottolinea la volontà di trasformare lo stadio in un polo attrattivo non solo per gli appassionati di calcio, ma anche per gli amanti della musica e dello spettacolo.
L'attesa per scoprire le sembianze definitive del nuovo stadio è palpabile, ma è fondamentale procedere con cautela, tenendo conto delle importanti fasi procedurali ancora da completare. Il futuro del calcio milanese è in costruzione, e il nuovo stadio rappresenta un tassello fondamentale per proiettare Inter e Milan verso nuovi traguardi, senza dimenticare la storia e la tradizione che hanno reso San Siro un'icona mondiale.