Demetri Mitchell, noto ex giocatore del Manchester United, ha recentemente svelato un approccio innovativo che potrebbe mutare profondamente il panorama del calciomercato. Parlando al popolare podcast 'From my left', Mitchell ha condiviso la sua esperienza di utilizzo di ChatGpt come agente per negoziare il suo nuovo contratto con il Leyton Orient, una squadra di terza divisione inglese. Questa mossa audace non solo sottolinea l'avanzamento dell'intelligenza artificiale nelle sfere professionali, ma anche il potenziale risparmio sui costi di agenzia per i giocatori e le società.
La decisione di Mitchell di fare a meno di un agente umano tradizionale è scaturita dalla considerazione dei costi associati alla rappresentanza. Con le commissioni degli agenti che raggiungono il 5% dei contratti, ChatGPT offre un'alternativa incredibilmente economica con un costo mensile di sole 15 sterline. Mitchell ha spiegato: "Ho ricevuto un'offerta dal Leyton Orient e mi sono rivolto a ChatGpt per avere consigli su come negoziare col club e quali dettagli sottolineare. Ho anticipato il mio trasferimento a Londra, considerando anche i costi di vita per me, mia moglie e nostro figlio".
Questa esperienza pone una domanda: potrebbe l'intelligenza artificiale essere l'agente sportivo del futuro? Mitchell stesso ha definito ChatGpt come il miglior agente che abbia mai avuto. "Gli stipendi dei giocatori che non sono superstar sono molto inferiori a quanto si crede", ha aggiunto, suggerendo che le risorse limitate spesso spingono i giocatori a cercare soluzioni creative per risparmiare.
L'adozione dell'intelligenza artificiale nei negoziati sportivi è solo l'ultimo esempio della crescente presenza di queste tecnologie in settori un tempo difficili da automatizzare. Se ChatGPT è stato in grado di assistere Mitchell nella negoziazione di un contratto vantaggioso, si aprono scenari intriganti su come altre figure professionali possano essere influenzate dalla AI. Il peso delle competenze storiche degli agenti potrebbe essere affiancato o talvolta superato da algoritmi in grado di analizzare dati vastissimi e fornirne interpretazioni lungimiranti.
In ultima analisi, la storia di Mitchell rappresenta non solo un caso di innovazione personale, ma una riflessione più ampia su come le barriere all'ingresso nel mondo del calcio professionistico possano cambiare. Il futuro dove i giocatori gestiscono direttamente le negoziazioni potrebbe non essere troppo lontano. La reazione del mercato e degli agenti tradizionali sarà determinante per capire se questo cambio di paradigma diventerà la norma.