Roberto Baggio a New York: memoria e emozioni nel mondo del calcio

Roberto Baggio a New York: memoria e emozioni nel mondo del calcio

Il Divin Codino rievoca il rigore di Pasadena e incontra Messi a New York come ambassador della Serie A

Roberto Baggio, celebre icona del calcio italiano, ha riportato alla luce quei sentimenti che ancora lo legano al drammatico rigore fallito a Pasadena nel 1994. Durante la sua visita a New York per il Mondiale per Club, Baggio ha rilasciato un'intervista a The Athletic, dove ha condiviso il dolore che ha segnato la sua carriera. "Se avessi avuto un coltello in quel momento, mi sarei accoltellato. Se avessi avuto una pistola mi sarei sparato: in quel momento volevo morire", ha dichiarato l'ex calciatore, riflettendo su quella notte quando il suo tiro finì alto sopra la traversa, regalando la vittoria al Brasile.

Oltre ai fantasmi del passato, l'intervista è stata anche un'opportunità per riflettere su ciò che avrebbe potuto essere. Baggio ha espresso il suo rammarico per non aver partecipato al Mondiale del 2002, malgrado il forte desiderio di tornare a vestire la maglia della Nazionale. Situazioni di squadra non gli impedirono comunque di restare un mito per i tifosi, grazie alla sua dedizione e passione immutata per il calcio.

Baggio ha inoltre descritto un incontro particolarmente toccante con il calciatore Lionel Messi, al quale ha regalato la maglia dell'Italia che indossò durante i Mondiali del 1994. Secondo il racconto di Baggio, Messi l'ha trattata con particolare venerazione, piegandola con cura, un gesto che ha riscosso nel cuore del Divin Codino emozioni profonde e dolci ricordi di giorni lontani.

A Manhattan, Baggio ha partecipato in qualità di ambassador della Lega Serie A, ad un incontro con partner commerciali e ospiti illustri, gettando luce sull'importanza del calcio italiano nel mondo. Questo evento ha rappresentato anche un momento significativo per celebrare l'eredità che Baggio ha lasciato nel calcio mondiale e il legame che conserva con i tifosi di tutte le generazioni.

Il viaggio non è stato solo professionale. Nella cornice del Bronx, Baggio ha preso parte a un evento organizzato in collaborazione con Street Soccer USA, un'organizzazione no profit che usa il calcio come mezzo di integrazione sociale. Tra scambi umani autentici e condivisione di esperienze, Baggio ha giocato con giovani provenienti da contesti difficili, regalando loro momenti di felicità e motivazione.

Durante l'evento, Baggio ha confessato: “È stato davvero speciale percepire tanta passione per il calcio qui a New York. Tornare negli Stati Uniti dopo tanti anni e constatare quanto amore ci sia per il calcio italiano mi ha profondamente commosso. Ringrazio la Lega Serie A per l’invito e per il prezioso lavoro che sta portando avanti per far crescere il nostro calcio anche oltre i confini. Vedere questi ragazzi giocare con gioia e libertà mi ha ricordato perché mi sono innamorato del calcio.”

Il racconto di Baggio è la testimonianza di un uomo che, nonostante le ferite del passato, continua a ispirare attraverso la sua storia personale di passione e impegno. Da vincitore del Pallone d’Oro al primo calciatore inserito nella Hall of Fame del calcio italiano, Baggio rimane uno dei simboli più amati della Serie A, con un'eredità che si estende ben oltre i campi di calcio.

Pubblicato Mercoledì, 02 Luglio 2025 a cura di Marta B. per Infogioco.it

Ultima revisione: Mercoledì, 02 Luglio 2025

Marta B.

Marta B.

Trentasei anni, giornalista pubblicista, lo sport è al centro della mia vita. L'ho praticato con gioia negli anni giovanili (calcio, atletica leggera), lo pratico ora per puro piacere. Lavoro come giornalista free lance e curo prevalentemente articoli di cronaca sportiva e interviste ai protagonisti dello sport, dal calcio fino ai motori.


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