Fernando Alonso non le manda a dire. Dopo il Gran Premio di Las Vegas del 2025, il pilota Aston Martin ha espresso forti critiche sull'organizzazione dell'evento, mettendo in discussione la qualità dell'asfalto e la logistica stressante imposta dal calendario di Formula 1. Le dichiarazioni di Alonso, noto per la sua schiettezza, hanno subito acceso il dibattito nel paddock e tra gli appassionati.
"Il tracciato è divertente per via delle alte velocità, ma l'asfalto non rispetta gli standard della Formula 1," ha dichiarato Alonso senza mezzi termini. "È troppo scivoloso, non permette di mandare le gomme in temperatura e manca completamente di grip. Ci sono troppi avvallamenti, il che compromette la sicurezza." Queste parole dipingono un quadro preoccupante della pista di Las Vegas, sollevando interrogativi sulla sua adeguatezza per il futuro.
Ma le critiche di Alonso non si fermano all'asfalto. Il pilota ha anche espresso dubbi sulla collocazione del Gran Premio di Las Vegas nel calendario di F1, soprattutto in combinazione con le altre gare intercontinentali di fine stagione. "Due settimane fa eravamo in Brasile, ora siamo qui con un fuso orario completamente diverso. Poi andremo in Qatar, con 17 ore di volo e 13 ore di differenza di fuso orario. Non credo che in nessun altro sport si accetterebbe una situazione del genere." Alonso sottolinea come questa logistica estenuante possa influire negativamente sulla performance dei piloti e sulla qualità dello spettacolo.
La "tripla trasferta" tra Brasile, Las Vegas e Qatar rappresenta una sfida logistica notevole per team e piloti. I continui cambi di fuso orario e le lunghe ore di volo possono causare affaticamento e influire sulla concentrazione, elementi cruciali in uno sport come la Formula 1. Inoltre, la necessità di trasportare attrezzature e personale da un continente all'altro in tempi brevi mette a dura prova l'organizzazione delle squadre.
Le dichiarazioni di Alonso sollevano una questione importante: fino a che punto si può spingere la logistica della Formula 1 senza compromettere la sicurezza e la qualità delle gare? La FIA e i team dovranno valutare attentamente l'impatto di questi spostamenti estenuanti e considerare possibili soluzioni per alleviare lo stress sui piloti e sul personale. Tra le opzioni possibili, si potrebbe pensare a una revisione del calendario, con una migliore distribuzione delle gare intercontinentali, oppure all'introduzione di misure per facilitare il recupero dei piloti dopo i lunghi viaggi.
Nonostante le critiche, Alonso ha riconosciuto il potenziale del tracciato di Las Vegas. "La pista è divertente quando si riesce a trovare il ritmo, ma è necessario migliorare l'asfalto per garantire la sicurezza e il divertimento di tutti," ha concluso il pilota. Resta da vedere se la FIA e gli organizzatori del Gran Premio di Las Vegas prenderanno a cuore le preoccupazioni di Alonso e apporteranno le modifiche necessarie per il futuro.
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