L'ingresso di Audi in Formula 1 nel 2026 segna l'inizio di una nuova era per la casa automobilistica tedesca e per il campionato stesso. Con l'introduzione di un regolamento tecnico rivoluzionario, che prevede Power Unit sempre più orientate verso l'elettrico e un'aerodinamica profondamente rivisitata, Audi si prepara a sfidare i giganti del motorsport con un piano ambizioso e ben definito. L'obiettivo dichiarato è chiaro: competere per il titolo mondiale entro il 2030. Tuttavia, la strada verso il successo è lastricata di sfide, e Audi ne è consapevole.
La strategia di Audi si articola in tre fasi distinte, ognuna con obiettivi specifici e un orizzonte temporale definito. Nei primi due anni, il team si concentrerà sull'apprendimento e sullo sviluppo, con l'obiettivo di migliorare costantemente le prestazioni e di acquisire esperienza. Come ha spiegato il CEO di Audi, Gernot Dollner: "Nei prossimi due anni saremo degli sfidanti. Dobbiamo migliorare rispetto a dove siamo oggi e avere ambizioni anche per il 2026 e il 2027." Questi anni saranno cruciali per gettare le basi del successo futuro, costruendo una squadra solida e competente.
A partire dal 2028, Audi punta a diventare un vero e proprio competitor, in grado di lottare per le posizioni di vertice in ogni gara. L'obiettivo è quello di ridurre il divario con i team più affermati e di dimostrare il potenziale della tecnologia e dell'ingegneria tedesca. Infine, dal 2030 in poi, Audi si prefigge di competere per il campionato mondiale, sfidando i campioni in carica e lottando per la vittoria finale. Questo ambizioso traguardo richiederà un impegno costante, investimenti significativi e una grande capacità di innovazione.
Per raggiungere questi obiettivi, Audi sta investendo ingenti risorse nell'ampliamento delle proprie strutture e nell'acquisizione di nuovi talenti. L'apertura di un nuovo stabilimento in Inghilterra, vicino alla sede di numerosi team di Formula 1, è una mossa strategica per attrarre ingegneri e tecnici di alto livello. Tuttavia, il cuore pulsante del progetto Audi rimarrà a Hinwil, in Svizzera, dove verrà sviluppato il telaio, e a Neuburg, in Germania, dove verrà progettata la Power Unit. Questa scelta di mantenere un controllo diretto su tutti gli aspetti della vettura, dal telaio al motore, rappresenta un vantaggio competitivo significativo.
L'arrivo di Mattia Binotto, ex team principal della Ferrari, alla guida del progetto Audi è un segnale chiaro delle ambizioni della casa tedesca. Binotto, con la sua vasta esperienza e conoscenza del mondo della Formula 1, è la persona giusta per guidare il team verso il successo. Al suo fianco, figure chiave come Jonathan Weathley e nuovi tecnici provenienti da team di primo piano, tra cui l'ex capo-meccanico della Red Bull di Max Verstappen, contribuiranno a creare una squadra di altissimo livello.
Il progetto Audi non è stato esente da difficoltà e revisioni nel corso degli anni. Tuttavia, l'arrivo di Gernot Dollner come CEO ha segnato una svolta decisiva, con una profonda analisi della strategia e un impegno ancora maggiore verso il successo. La decisione di acquisire Sauber in anticipo rispetto ai piani originali e di coinvolgere un partner esterno, il fondo sovrano Qatar Investment Authority, dimostra la determinazione di Audi a non lasciare nulla al caso.
La partnership con Qatar Investment Authority, già azionista del Gruppo VW, garantisce al progetto Audi una solidità finanziaria e un accesso a risorse preziose. Questa collaborazione strategica consentirà di accelerare i tempi e gli investimenti, elementi fondamentali per essere competitivi in Formula 1. Inoltre, la possibilità di sviluppare tutto "in casa", tra Hinwil e Neuburg, garantirà un'integrazione perfetta tra telaio e Powertrain, un vantaggio competitivo che Audi intende sfruttare al massimo.
Mattia Binotto ha sottolineato l'importanza di avere il controllo totale sia sul telaio che sulla Power Unit: "Per diventare in futuro una squadra vincente, certo, può aggiungere complessità essere un costruttore che opera in due sedi, ma è un requisito fondamentale. Avere il controllo totale sia sul telaio che sulla Power Unit ti dà un vantaggio competitivo e tecnico. Perché per Audi non si tratta di partecipare, ma di vincere. Abbiamo accettato questa complessità perché abbiamo ambizioni molto chiare."
Il 2026 segnerà una rivoluzione epocale per la Formula 1, con cambiamenti radicali nel regolamento tecnico e un focus sempre maggiore sull'elettrificazione. Audi è consapevole che il successo dipenderà dalla capacità di adattarsi rapidamente a queste nuove regole e di sviluppare soluzioni innovative. Come ha affermato Binotto: "È forse il cambiamento più grande degli ultimi dieci anni, almeno degli ultimi trent’anni. È un grande cambiamento. Onestamente, io credo che sia una grande sfida. Penso che tutti i tecnici, in questo momento, stiano apprezzando questo nuovo cambiamento di regolamenti." La sfida è lanciata, e Audi è pronta a raccoglierla con determinazione e ambizione.

