Un recente studio condotto dalla società di consulenza britannica Ernst & Young (EY) ha messo in luce come quasi ogni grande azienda che abbia implementato l'Intelligenza Artificiale (IA) nei propri processi operativi abbia subito alcune perdite finanziarie. Lo studio, riportato da Reuters, sottolinea che queste perdite sono spesso legate a una mancata conformità agli obblighi normativi, risultati errati, pregiudizi, o impatti negativi sul raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità. Solo in rari casi si è parlato di danni alla reputazione o problemi legali diretti.
Nel periodo tra luglio e agosto del 2025, EY ha intervistato in modo anonimo 975 top manager responsabili dell'implementazione dell'IA in aziende globali con un fatturato annuo di almeno 1 miliardo di dollari. Le perdite aziendali complessive sono state stimate in 4,4 miliardi di dollari. In molti casi, le aspettative delle aziende, in termini di crescita dei ricavi, riduzione dei costi e soddisfazione dei dipendenti, non sono state pienamente soddisfatte. Tuttavia, i rappresentanti delle aziende intervistate restano ottimisti, credendo che l'implementazione dell'IA alla fine porterà benefici tangibili.
Secondo un portavoce di EY, l'intelligenza artificiale incrementa certamente la produttività e l'efficienza aziendale; i dipendenti, a parità di condizioni, sono capaci di svolgere un maggior numero di compiti in minor tempo. Tuttavia, la creazione di valore non è altrettanto significativa, spesso permettendo di eseguire un volume maggiore di lavoro senza necessariamente ridurre i costi o generare entrate immediate.
Lo studio di EY ha particolarmente focalizzato l'attenzione sul cosiddetto "implementazione responsabile dell'IA", un insieme di parametri che consentono di valutare se l'azienda ha sviluppato politiche interne per la gestione dell'IA, se ha comunicato chiare regole agli utenti e se monitora il rispetto di tali regolamenti. Secondo EY, le aziende che hanno adottato politiche più dettagliate di "IA Responsabile" hanno ottenuto maggiori vendite, riduzioni dei costi e un più alto grado di soddisfazione dei dipendenti.
Un fatto interessante è che recentemente anche un altro colosso della consulenza, la Deloitte, è stata vittima dell'IA. La società ha presentato al governo australiano un documento contenente collegamenti falsi, citazioni e persino una completa invenzione da una sentenza del Tribunale Federale australiano.