Negli ultimi mesi, il popolare servizio di videohosting YouTube ha iniziato a implementare una serie di modifiche sui video caricati dagli utenti utilizzando l’intelligenza artificiale. Tuttavia, ciò che ha fatto discutere è il fatto che tali alterazioni sono state effettuate senza il consenso dei creatori di contenuti, scatenando una vivace discussione tra i numerosi utenti della piattaforma.
Una delle prime segnalazioni è arrivata da Rick Beato, un noto youtuber musicale con oltre cinque milioni di iscritti. In un’intervista alla BBC, ha dichiarato: «Mi sono accorto che l’aspetto dei miei capelli nei video era diverso dal solito; più guardavo, più mi sembrava che fossi truccato». Simili osservazioni sono state condivise da Rhett Shull, altro famigerato chitarrista di YouTube, che ha riscontrato le stesse strane alterazioni nei suoi video.
Le lamentele riguardo alla manipolazione non autorizzata dei video da parte di YouTube si sono iniziate a diffondere sui social media già da giugno. La piattaforma ha successivamente confermato che sono in corso degli esperimenti su un numero ristretto di video all'interno di YouTube Shorts. Rene Ritchie, a capo del dipartimento editoriale e delle interazioni con gli autori di YouTube, ha spiegato sui social network che questi test impiegano tecniche tradizionali di apprendimento automatico per migliorare la chiarezza dei video, eliminando rumori e riducendo il blur. Questo avviene in maniera simile ai procedimenti delle moderne fotocamere degli smartphone durante le riprese.
Ritchie ha sottolineato che lo scopo di YouTube è quello di offrire sempre la migliore qualità video possibile e che le opinioni di autori e spettatori saranno considerate per perfezionare queste funzionalità. Tuttavia, questo approccio non ha placato le preoccupazioni di esperti come Samuel Wooley, titolare della cattedra di studi sulla disinformazione presso l'Università di Pittsburgh. Wooley ha espresso preoccupazione per l’utilizzo di tecnologie di apprendimento automatico nel modificare il contenuto audiovisivo senza il permesso degli autori originali. Questo tipo di pratica, avverte, può minare la fiducia del pubblico nell'autenticità del contenuto online.
A differenza degli utenti di smartphone, che hanno la libertà di decidere autonomamente l'attivazione di determinate funzioni IA, su YouTube è la piattaforma che interviene direttamente sui contenuti creati dagli utenti, diffondendo versioni alterate a un vasto pubblico senza l'approvazione degli autori.
La questione tocca così interrogativi rilevanti circa i limiti dell'intervento tecnologico nei contenuti digitali e il rispetto dovuto ai creatori. Inoltre, solleva anche preoccupazioni su come la visione di contenuti modificati senza evidenza chiara dell’intervento IA possa influire sulla percezione pubblica. In un periodo storico in cui l'autenticità è un valore sempre più apprezzato, le azioni di YouTube generano dibattiti accesi su quale sia, o debba essere, il confine tra innovazione tecnologica e manipolazione non autorizzata.