Secondo un recente rapporto di Gartner, i data center potrebbero presto trovarsi nella necessità di generare autonomamente la propria energia elettrica. La ragione principale risiede nell'aumento esponenziale della domanda di servizi digitali e nella crescente difficoltà delle reti elettriche tradizionali di soddisfare tale fabbisogno, con conseguente impatto sui costi.
Gartner sottolinea che i clienti dovrebbero già valutare attentamente l'affidabilità e il costo dell'energia elettrica quando scelgono servizi cloud. L'analisi suggerisce di includere la "resilienza energetica" nel processo di valutazione, ovvero la capacità di un fornitore di garantire l'accesso prioritario all'energia e di mitigare i rischi in caso di interruzioni di corrente.
Nello studio "Tecnologie emergenti: le principali tendenze nell'approvvigionamento energetico dei data center", gli analisti di Gartner mettono in dubbio la capacità delle società elettriche di fornire energia sufficiente per alimentare tutti i nuovi data center in costruzione. La realizzazione di nuove infrastrutture energetiche richiede anni, un tempo che potrebbe non essere sufficiente per stare al passo con la rapida espansione del settore.
Questo scenario implica che i gestori dei data center non potranno più fare affidamento esclusivamente sulle reti elettriche tradizionali e dovranno investire in soluzioni di generazione di energia proprie. Si prevede che entro il 2028 solo il 40% dei nuovi data center si affiderà unicamente alla connessione alla rete elettrica. Gartner raccomanda ai clienti di chiedere ai fornitori di servizi di data center di rivelare le proprie strategie di approvvigionamento energetico e di documentare come tali piani influenzano i prezzi dei servizi.
L'evoluzione del settore è così rapida che, secondo le stime, entro il 2036 il 40% dei data center utilizzerà sistemi di generazione locale basati su tecnologie "pulite" ancora in fase di sviluppo. Tra queste, vengono menzionati i piccoli reattori modulari (SMR), che potrebbero fornire energia a una nuova generazione di data center. L'attenzione è rivolta anche agli sviluppi nel campo dell'energia da fusione nucleare.
Gartner ritiene che già oggi i data center potrebbero utilizzare celle a combustibile a idrogeno. Sebbene attualmente l'idrogeno sia prodotto principalmente a partire dal gas naturale, con conseguente emissione di gas serra, in futuro si prevede un passaggio all'idrogeno "verde", ottenuto tramite elettrolisi alimentata da fonti rinnovabili come l'energia eolica o solare. L'innovazione tecnologica nel settore delle batterie, come le batterie allo stato solido, e lo sviluppo di reti elettriche intelligenti (smart grids) contribuiranno ulteriormente a ottimizzare l'approvvigionamento e la distribuzione dell'energia.
Indipendentemente dalla tecnologia scelta, Gartner prevede che i primi progetti saranno utilizzati come "test a campione", il che significa che sia i gestori dei data center che i loro clienti dovranno sostenere i costi iniziali per l'adozione di tecnologie non ancora consolidate. Si prevede che i gestori dei data center saranno tra i primi ad adottare nuove tecnologie di generazione "pulita", ma i costi iniziali saranno elevati e saranno coperti dai primi utenti di questi data center. Questi costi includeranno non solo l'installazione e la manutenzione delle nuove tecnologie, ma anche la formazione del personale e l'adeguamento delle infrastrutture esistenti.
A novembre 2024, Gartner aveva già avvertito che la carenza di energia elettrica potrebbe limitare le capacità del 40% dei data center dedicati all'intelligenza artificiale entro il 2027. Un rapporto dell'Agenzia Internazionale dell'Energia (IEA) pubblicato ad aprile 2025 ha stimato che il consumo globale di energia dei data center raggiungerà i 945 TWh entro il 2030. Le stime di Gartner prevedono un aumento del consumo globale di energia dei data center da 448 TWh nel 2025 a 980 TWh nel 2030. Questo aumento esponenziale della domanda di energia richiede un ripensamento radicale delle strategie di approvvigionamento energetico per i data center, con un focus crescente sull'efficienza energetica, le fonti rinnovabili e la generazione distribuita.
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