Il volume globale di affari nel settore dei data center ha segnato un'impennata quest'anno, raggiungendo un nuovo record, come evidenziato da CNBC. Questo incremento è stato alimentato principalmente dalla volontà degli operatori del settore di costruire l'infrastruttura necessaria per sostenere i carichi di lavoro ad alta intensità energetica tipici dell'intelligenza artificiale (IA).
Questa dinamica positiva si è mantenuta nonostante le preoccupazioni degli investitori riguardo alle valutazioni potenzialmente gonfiate delle società del settore, che avevano causato un leggero calo dei mercati globali a novembre a causa dei timori di una bolla speculativa legata all'IA. Nel corso di quest'anno, il mercato dei data center ha attirato investimenti per 61 miliardi di dollari, superando i 60,8 miliardi di dollari dell'anno precedente. S&P Global ha descritto la situazione come una vera e propria "corsa all'oro" nel settore delle costruzioni. Questo record è stato sostenuto in gran parte dall'aumento dei finanziamenti tramite debito, con le grandi aziende che preferiscono costruire infrastrutture utilizzando capitali presi in prestito piuttosto che risorse proprie.
Tuttavia, alcuni investitori iniziano a nutrire dubbi sul reale valore delle tecnologie avanzate che questi data center supportano. Recentemente, Blue Owl Capital ha rinunciato a finanziare la costruzione di un data center per Oracle in Michigan, un progetto da 10 miliardi di dollari, causando un calo del 5% nelle azioni di quest'ultima. Sebbene Oracle abbia smentito la notizia, il danno era fatto: insieme ai suoi titoli, anche quelli di Broadcom, Nvidia e AMD hanno subito un ribasso. L'indice tecnologico Nasdaq Composite è sceso dell'1,81%, registrando il peggior risultato in quasi un mese. Nonostante ciò, gli analisti dubitano che i timori del mercato riguardo all'IA e a Oracle avranno un impatto duraturo e significativo sulla costruzione di data center e sulle operazioni di fusione e acquisizione. Si prevede che gli investimenti rimarranno elevati anche nel 2026, grazie ai continui progressi nel campo dell'IA e al sostegno del settore da parte dei settori pubblico e privato.
Da gennaio a novembre, sono state concluse oltre cento operazioni nel settore dei data center, superando già il valore totale del 2024. La maggior parte delle transazioni si è concentrata negli Stati Uniti, seguiti dalla regione Asia-Pacifico. L'Europa, al momento, rimane in disparte, con investimenti negli USA cinque volte superiori. Si registra un aumento dell'attività in Medio Oriente, dove i ricchi stati del Golfo Persico aspirano a diventare un hub globale per l'IA. Nel 2025, l'emissione di obbligazioni è quasi raddoppiata, raggiungendo i 182 miliardi di dollari, rispetto ai 92 miliardi di dollari dell'anno precedente. Gli emittenti più attivi sono stati Google e Meta, quest'ultima avendo raccolto 62 miliardi di dollari dal 2022, di cui la metà solo nel 2025. Google e Amazon hanno raccolto rispettivamente 29 miliardi di dollari e 15 miliardi di dollari. La costruzione e la gestione dei data center sono così costose che spesso i grandi operatori non sono disposti a sostenere tali spese da soli, preferendo coinvolgere i laboratori di IA non solo come clienti, ma come veri e propri partner in questi progetti.


