Prima di procedere
La cinese Xiaomi ha sconvolto il panorama tecnologico con il lancio della sua nuova serie di smartphone di punta, Xiaomi 17. Questi dispositivi guida il futuro della tecnologia di ricarica con una sorprendente caratteristica: il supporto per la ricarica ultraveloce da 100W attraverso il protocollo USB Power Delivery PPS. Questo segna un significativo allontanamento dalle tecnologie di ricarica proprietarie tipicamente adottate dai produttori cinesi, aprendo la strada a un approccio più universale e flessibile.
Grazie a questa innovazione, ora i proprietari di Xiaomi 17, e dei suoi modelli premium Pro e Pro Max, possono ricaricare i loro dispositivi alla massima velocità utilizzando qualsiasi adattatore dotato di USB Power Delivery PPS adeguato, come un alimentatore per laptop. Questo elimina la necessità di utilizzare un caricatore specifico del brand, fornendo agli utenti un'incredibile comodità e flessibilità.
La scelta di Xiaomi di abbracciare uno standard di settore globale, come quello promosso da Qualcomm, potrebbe avere effetti a lungo termine sull'intero mercato, ponendo fine alla frammentazione causata dalle tecnologie di ricarica proprietarie. La differenza è notevole rispetto agli attuali standard, dove molti dispositivi possono essere ricaricati rapidamente solo tramite il loro caricatore dedicato, con velocità che diminuiscono drasticamente se si tenta di utilizzare un adattatore di terzi.
Questo posiziona Xiaomi come leader nell'adozione delle tecnologie di ricarica, mettendo sotto pressione altri colossi come Google e Samsung. I loro dispositivi, come il Pixel e il Galaxy S25 Ultra, sebbene supportino il protocollo PPS, operano a potenze molto inferiori, limitate rispettivamente a 39W e 45W nelle versioni superiori, mentre i modelli base del Galaxy S25 si fermano a 25W, ricaricandosi completamente in 77 minuti. Al contrario, il più economico tra i nuovi Xiaomi 17 completerà una carica in circa 40 minuti.
Secondo Android Authority, Google dovrebbe smettere di risparmiare sulle tecnologie delle batterie, mentre Samsung è sollecitata a implementare al più presto una versione più potente di PPS per tutte le sue linee di dispositivi, non solo per i modelli di punta.
Un'altra azienda che si distingue per la sua differente scelta tecnologica è Apple. Il recente iPhone 17 utilizza infatti il protocollo USB PD 3.2 con Adaptive Voltage Supply (AVS) anziché PPS, continuando a mantenere una certa chiusura rispetto agli standard universali. Questo limita la compatibilità e obbliga i consumatori ad acquistare adattatori specifici per ottenere le migliori prestazioni di ricarica, sollevando dubbi tra gli esperti sull'efficienza e sostenibilità ambientale di tali scelte.
Ora che Xiaomi ha dimostrato l'efficacia tecnica della ricarica alla potenza di 100W tramite PPS, i principali competitor si troveranno davanti alla sfida di modernizzare i propri standard di alimentazione. La mossa di Xiaomi potrebbe rappresentare una svolta, costringendo l'intera industria a rivedere le proprie strategie di ricarica e a rivolgersi verso soluzioni più veloci ed efficienti.
