Epic Games e Google: accordo raggiunto sulla gestione del Play Store

La battaglia legale si conclude con concessioni globali e riduzione delle commissioni per gli sviluppatori Android

Epic Games e Google: accordo raggiunto sulla gestione del Play Store

Dopo una lunga battaglia legale, Epic Games e Google hanno annunciato di aver raggiunto un accordo transattivo, in attesa dell'approvazione del giudice James Donato. Questo accordo potrebbe segnare una svolta significativa nell'ecosistema Android, con implicazioni che si estendono ben oltre i confini degli Stati Uniti.

In precedenza, il giudice Donato aveva emesso un'ingiunzione che obbligava Google ad aprire il Play Store a negozi di app concorrenti, garantendo loro l'accesso al proprio catalogo e liberando gli sviluppatori dall'obbligo di utilizzare il sistema di pagamento di Google Play. Tuttavia, queste disposizioni erano limitate agli Stati Uniti e avevano una durata di soli tre anni, senza specificare l'ammontare delle commissioni.

Ora, Google ha deciso di venire incontro alle richieste degli oppositori. Ha proposto di ridurre la commissione standard al 20% o addirittura al 9%, a seconda del tipo di transazione. Inoltre, l'azienda si è impegnata a modificare i meccanismi di funzionamento di Android, consentendo ai negozi di app alternativi di registrarsi nel sistema e installare applicazioni senza impedimenti. Queste nuove regole saranno applicate a livello globale, non solo negli Stati Uniti, e per un periodo di sei anni e mezzo, fino a giugno 2032.

Lo schema dettagliato per il calcolo delle commissioni è stato adattato alle esigenze degli sviluppatori di giochi. Ad esempio, se un utente effettua un acquisto in-game che gli fornisce un vantaggio di gioco significativo, la commissione sarà del 20%; in caso contrario, sarà del 9%. Inoltre, su tutte le transazioni verrà applicata una commissione del 5% per l'utilizzo del sistema di pagamento di Google Play. Attualmente, Google addebita il 15% per le transazioni relative ai servizi in abbonamento; gli acquisti una tantum sono soggetti a una commissione del 15% per gli sviluppatori con un fatturato inferiore a $1 milione all'anno e del 30% per la parte che supera tale soglia; con i grandi sviluppatori vengono stipulati accordi individuali.

Google si riserva il diritto, ma non afferma di volerlo applicare immediatamente, di riscuotere una commissione sulle transazioni (come le suddette del 20% e del 9%), anche se vengono effettuate tramite sistemi di pagamento alternativi. Tuttavia, in caso di sistemi di pagamento alternativi, non verrà applicata la commissione del 5% per l'utilizzo di Google Play. Google potrebbe richiedere la propria quota anche se l'utente è stato reindirizzato al sito web dello sviluppatore e ha effettuato il pagamento entro 24 ore.

Epic Games non si oppone più al fatto che Google richieda agli sviluppatori di supportare il sistema di pagamento di Google Play nelle applicazioni, ma devono essere previsti anche metodi di pagamento alternativi, anche con prezzi più bassi. Infine, Google smetterà di utilizzare gli "schermi di paura", ovvero gli avvisi sui possibili rischi per la sicurezza derivanti da applicazioni provenienti da fonti esterne.

Molte delle conquiste ottenute da Epic Games durante la battaglia legale sono state mantenute. Ad esempio, Google non può più offrire incentivi finanziari a produttori di dispositivi, operatori di telefonia mobile e sviluppatori per collaborazioni esclusive con Google Play. I termini dell'accordo transattivo sono stati presentati al giudice Donato il 6 novembre. Se approvati, potrebbero portare a cambiamenti positivi nell'ecosistema Android, influenzando potenzialmente anche altri grandi ecosistemi come Apple, Sony, Microsoft, Nintendo e Valve.

Pubblicato Mercoledì, 05 Novembre 2025 a cura di Anna S. per Infogioco.it

Ultima revisione: Mercoledì, 05 Novembre 2025

Anna S.

Anna S.

Anna è una giornalista dinamica e carismatica, con una passione travolgente per il mondo dell'informatica e le innovazioni tecnologiche. Fin da giovane, ha sempre nutrito una curiosità insaziabile per come la tecnologia possa trasformare le vite delle persone. La sua carriera è caratterizzata da un costante impegno nell'esplorare le ultime novità in campo tecnologico e nel raccontare storie che ispirano e informano il pubblico.


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