Prima di procedere
La piattaforma australiana di scommesse PointsBet è stata colpita da una pesante sanzione di 500.800 dollari australiani (circa 305.488 euro) a causa di violazioni accertate delle rigorose normative australiane in materia di marketing digitale e autoesclusione dal gioco. L'organo responsabile della comunicazione e dei media in Australia, l'Australian Communications and Media Authority (ACMA), ha stabilito che l'operatore ha infranto le regole relative ai messaggi promozionali.
Nell'intervallo tra settembre e novembre 2023, PointsBet ha inviato un totale di 705 email contenenti link diretti ai propri servizi di scommessa, ma senza offrire ai destinatari la possibilità di annullare l'iscrizione alla mailing list, come richiesto dalle leggi anti-spam. L'errore commesso da PointsBet è stato quello di classificare erroneamente queste comunicazioni come non di natura commerciale, sebbene contenevano chiari intenti promozionali.
Da un'indagine approfondita sono emerse ulteriori irregolarità: sono stati rilevati sette casi di invio di email promozionali senza il consenso dei destinatari e 90 messaggi di testo che non fornivano sufficienti dettagli sugli indirizzi di contatto del mittente, in violazione diretta delle normative sulle comunicazioni elettroniche in Australia.
L'infrazione più grave, tuttavia, riguarda la violazione delle normative sul gioco responsabile. Nei mesi di agosto e settembre 2023, PointsBet ha inviato 508 messaggi promozionali a utenti che avevano scelto di iscriversi al National Self-Exclusion Register (NSER), contravvenendo al divieto assoluto di contattare tali individui. Il presidente di ACMA, Nerida O’Loughlin, ha espresso la sua preoccupazione sottolineando la gravità della questione: coloro che si iscrivono al registro di autoesclusione cercano attivamente di distaccarsi dal gioco d'azzardo online.
O’Loughlin ha ricordato l'importanza cruciale di distinguere chiaramente i contenuti pubblicitari e di aderire fermamente alla legge, promuovendo anche la consapevolezza dell'esistenza del registro di autoesclusione come mezzo di supporto agli individui vulnerabili. Nonostante questo quadro di violazioni, l'ACMA ha confermato che nessun utente registrato nel NSER è riuscito ad effettuare scommesse durante il periodo sottoposto a revisione, grazie alle barriere automatiche del sistema.
In risposta alle accuse, PointsBet si è impegnata a intraprendere una serie di azioni correttive vincolanti, che comprendono una revisione interna delle pratiche di conformità alle normative sullo spam e sull'autoesclusione. L'azienda ha promesso di implementare le raccomandazioni ricevute e di fornire un addestramento regolare al personale, al fine di prevenire la ripetizione di simili episodi in futuro. L'ACMA ha infine assicurato che continuerà a monitorare attentamente le attività di PointsBet per garantire il rispetto delle normative vigenti.
