Il Tribunale Penale di Teramo ha assolto un gestore di apparecchi da gioco, accusato di frode informatica legata all'operazione "Cristallo", per non aver commesso il fatto. L'accusa riguardava la manomissione delle schede di gioco, che mostravano partite vinte non riportate, per un totale di 5.500 euro. Tuttavia, il giudice ha stabilito che non c'erano prove che collegassero il gestore alla manomissione, dato che non aveva le chiavi degli apparecchi, confermando così l'assenza di responsabilità diretta del gestore.
Fonte: agimeg.it