È giunto il momento di tradurre in azioni concrete le richieste del mondo calcistico. Negli ultimi tempi, il grido d'allarme del calcio, che in passato era stato solo parzialmente ascoltato, ha finalmente raggiunto e colpito la politica, spingendola ad intervenire per fornire supporto. Ieri mattina, la 7ª Commissione permanente del Senato ha approvato un atto di indirizzo intitolato “Prospettive di riforma del calcio”. Questo documento, redatto dopo mesi di audizioni con esperti del settore, offre indicazioni precise al Governo su modalità di aiuto al calcio.
Le raccomandazioni si focalizzano su due temi principali: gli stadi e le scommesse. Si estendono però anche a questioni come la riforma della Legge Melandri sui diritti televisivi, la lotta alla pirateria, l’autonomia della giustizia sportiva, l’indipendenza degli arbitri, e l'implementazione di controlli più rigorosi su licenze e partecipazioni. Particolare attenzione è dedicata anche alla valorizzazione del calcio femminile e dei settori giovanili, attraverso iniziative come sgravi fiscali e tax credit.
L'impegno del governo
Nel corso della presentazione del documento a Palazzo Madama, il ministro dello Sport e dei Giovani, Andrea Abodi, ha confermato l'impegno del Governo a seguire queste linee guida: "Le 19 sollecitazioni della Commissione otterranno una risposta formale in tempi brevi. Questa deve essere necessariamente una stagione di riforme. Abbiamo parlato a sufficienza, ora è tempo di agire. Stiamo preparando una road map, con il primo provvedimento dedicato alle infrastrutture".
Abodi ha sottolineato la necessità di rinnovare gli stadi, molti dei quali hanno un'età media di 68 anni. Alla conferenza, era presente anche il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, il quale ha espresso il suo entusiasmo per poter contribuire ad accelerare e semplificare le procedure relative agli impianti sportivi. Ha anche richiamato l'attenzione sul fatto che la responsabilità ricade anche sui Comuni, citando Milano, che ha perso 5 anni con la sua proposta di rinnovamento. Abodi ha specificato che vi è un dialogo in corso con il Ministro dell'Economia e delle Finanze, Giorgetti, e con Salvini, per sviluppare un portafoglio di opportunità che sostenga gli investimenti negli stadi. Verrà poi creata una struttura commissariale, con sindaci come subcommissari.
Questione scommesse
Un altro punto cruciale del documento riguarda le scommesse. La questione più controversa è stata la proposta di modifica del Decreto Dignità, che prevede la revoca del divieto di pubblicità nel settore delle scommesse durante le manifestazioni sportive. Questa proposta ha suscitato la contrarietà del PD e del M5S, portando a una vivace protesta all'interno dell'aula. Abodi ha risposto dicendo: "Rispetto le opinioni altrui, ma mi indigna essere accusato di servire interessi di terzi. Il nostro obiettivo è il bene comune e vogliamo combattere la ludopatia. La pubblicità in questo settore deve essere regolamentata, ma vogliamo anche garantire il diritto di scommettere, destinando una parte degli introiti al sociale. Spero possiamo discutere questo argomento in modo meno ideologico".
Salvini ha infine promesso di affrontare la questione a Palazzo Chigi, auspicando che il calcio venga trattato con la stessa rapidità riservata al dossier olimpico, che ora sta proseguendo secondo il cronoprogramma dopo un inizio ritardato.