La stagione regolare NBA è in pieno fermento, e una squadra in particolare sta attirando l'attenzione: i San Antonio Spurs. Con il ritrovato Wembanyama, gli Spurs hanno elevato il loro livello di gioco, dimostrando di essere una forza da non sottovalutare nella Western Conference.
La vittoria contro i Washington Wizards per 124-113 ha segnato la 21esima vittoria stagionale per i neroargento, a fronte di sole sette sconfitte. Questo li posiziona come la seconda forza della Western Conference, subito dietro agli OKC. Dopo la delusione della sconfitta nella finale di NBA Cup, gli Spurs sembrano aver trovato la giusta formula per competere ad alto livello nella stagione regolare, diventando un avversario temibile per chiunque.
Nel successo contro i Wizards, ben sette giocatori degli Spurs sono andati a referto, con Wembanyama che, partendo dalla panchina, ha realizzato 14 punti in 22 minuti di gioco, aggiungendo anche 12 rimbalzi. La squadra sta esprimendo un bel gioco di squadra e, soprattutto, sta ottenendo vittorie importanti. Un momento d'oro per gli Spurs, che dimostrano di avere un futuro brillante davanti a sé, costruito attorno al talento di Wembanyama e alla sapiente guida tecnica dello staff.
Meno positivo è il momento per gli Houston Rockets, che hanno subito una sorprendente sconfitta contro i Sacramento Kings. In una partita ricca di emozioni, i Kings si sono imposti all'overtime per 125-124, dimostrando la loro capacità di reagire nei momenti cruciali. La partita è stata caratterizzata da un'altalena di emozioni, con entrambe le squadre che hanno avuto la possibilità di vincere. Alla fine, i Kings hanno avuto la meglio, grazie a una prestazione superlativa del loro leader, De'Aaron Fox, che ha realizzato 31 punti e 10 assist.
Una vera e propria battaglia a suon di canestri è stata quella tra Chicago Bulls e Atlanta Hawks, vinta dai Bulls in volata per 152-150, stabilendo il record di punteggio più alto in questa stagione NBA. Trae Young ha segnato 35 punti per gli Hawks, ma ha commesso un errore nell'azione finale, consentendo ai Bulls di ottenere la terza vittoria consecutiva. I Bulls, guidati da un DeMar DeRozan in grande spolvero con 53 punti, hanno dimostrato di avere un attacco prolifico e di poter competere con le migliori squadre della lega.
I Minnesota Timberwolves continuano il loro buon momento di forma, seppur con qualche difficoltà in più del previsto, riuscendo a superare i Milwaukee Bucks per 103-100, ancora privi di Giannis Antetokounmpo. Anthony Edwards è stato il trascinatore dei T'Wolves, realizzando 24 punti, anche se con una percentuale di tiro da tre punti non ottimale (2/11). I Timberwolves, con un record di 22 vittorie e 6 sconfitte, si confermano una delle squadre più solide della Western Conference, grazie a una difesa arcigna e a un attacco ben bilanciato.
Serata amara per Simone Fontecchio, che ha segnato sette punti in 17 minuti di gioco, vedendo i suoi Utah Jazz perdere contro i New York Knicks per 132-125. I Knicks, freschi vincitori dell'NBA Cup, hanno ringraziato la loro superstar, Jalen Brunson, che ha chiuso la partita con ben 47 punti, suo massimo stagionale, confermando un momento di forma eccezionale. I Knicks, con un record di 17 vittorie e 11 sconfitte, si candidano a un ruolo di primo piano nella Eastern Conference, grazie alla leadership di Brunson e alla solidità del loro gioco di squadra. Gli Jazz, invece, continuano a faticare, con un record di 11 vittorie e 18 sconfitte, alla ricerca di una maggiore continuità di risultati.
Importante successo per i Brooklyn Nets, che hanno approfittato del momento no dei Toronto Raptors, vincendo per 96-91. Per i canadesi, che avevano sorpreso ad inizio stagione, si tratta della sesta sconfitta nelle ultime nove partite. Porter Jr. è stato decisivo per i Nets, mettendo a referto 24 punti e 11 rimbalzi. I Nets, con un record di 16 vittorie e 12 sconfitte, cercano di consolidare la loro posizione nella zona play-off della Eastern Conference, mentre i Raptors, con un record di 12 vittorie e 17 sconfitte, devono ritrovare la solidità difensiva e l'efficacia offensiva che avevano caratterizzato il loro inizio di stagione.


