La Atalanta di Gian Piero Gasperini ha segnato un'epoca nel calcio europeo con risultati eccezionali e uno stile di gioco rivoluzionario. La fine del suo mandato a Bergamo, dopo nove anni emozionanti, è la chiusura di un capitolo che ha riscritto la storia del club. Gasperini ha deciso di intraprendere una nuova sfida alla guida della Roma, portando con sé un bagaglio di esperienze e successi unici.
L'annuncio ufficiale del suo addio non ha sorpreso del tutto, dato che fin da febbraio 2024, il tecnico aveva dichiarato di non voler rinnovare il contratto, in scadenza a fine stagione. Eppure, la conferma ha lasciato un vuoto tra i tifosi atalantini che hanno sempre sostenuto il loro allenatore con fervore. Basti pensare al grande striscione apparso nelle strade della città: "Gasperini deve restare". Nonostante l'affetto della città, Gasperini ha preferito seguire il suo istinto e chiudere la sua esperienza bergamasca.
Sotto la sua guida, l'Atalanta è diventata una presenza fissa nelle competizioni europee, raggiungendo risultati storici come la vittoria in Europa League nel 2024. Con cinque qualificazioni alla Champions League e una presenza costante tra le migliori otto squadre della Serie A, Gasperini ha trasformato il club in uno dei più rispettati in Europa. Il sodalizio tra l'allenatore e la famiglia Percassi, proprietaria del club, ha portato a un ciclo di successi basato su investimenti accurati nei giovani talenti e nell'infrastruttura.
Il cambiamento è iniziato nei mesi immediatamente successivi al suo arrivo nel giugno 2016, quando l'Atalanta era al tredicesimo posto in Serie A. La squadra, conosciuta per la sua eccellente accademia giovanile ma non attrezzata per sfidare le grandi della Serie A, ha visto un'incredibile trasformazione. Le prime stagioni sotto Gasperini hanno gettato le basi per il successo futuro, reso possibile grazie a una strategia lungimirante e al gioco offensivo che ha caratterizzato ogni partita dei nerazzurri.
Nel 2019/20, l'Atalanta ha segnato il record di 98 gol in Serie A, mettendo in mostra un calcio spettacolare che raramente delude. Con una media di 3,1 gol a partita, le partite dell'Atalanta si sono contraddistinte per la vivacità e l'imprevedibilità. Questo stile unico ha risonato oltre i confini italiani, facendo crescere la notorietà del club a livello internazionale.
Le avventure europee hanno consolidato la reputazione dell'Atalanta. Dai quarti di finale di Champions League nel 2019/20 al trionfo in Europa League nel 2023/24, i bergamaschi hanno spesso superato le aspettative. Memorabile la vittoria finale contro il Bayer Leverkusen, imbattuto per 51 partite, coronata da un'eccezionale tripletta di Ademola Lookman.
Gasperini lascia Bergamo come l'allenatore più vincente nella storia del club con 228 vittorie in 439 partite. Sotto la sua guida, giocatori come Marten de Roon, Mario Pasalic e Rafael Toloi hanno scritto pagine indimenticabili. Tra tutti, Josip Ilicic rimane un emblema dell'era Gasperini, ricordato per i suoi quattro gol contro il Valencia negli ottavi di finale di Champions League, una performance che ha fatto capire quanto l'impronta del tecnico fosse forte su ogni singolo giocatore.
Ora, il tecnico si prepara a un nuovo capitolo nella capitale italiana, ma ciò che ha lasciato a Bergamo è un'eredità che va ben oltre i trofei e le statistiche. Ha trasformato l'Atalanta, da club di media classifica a protagonista assoluta del grande palcoscenico europeo, e i tifosi sanno che la squadra sarà per sempre identificata con lo spirito e il coraggio che Gasperini ha infuso in ogni stagione.