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Una serata di grandissime emozioni allo stadio Penzo, dove il Venezia ha conquistato una vittoria fondamentale battendo la Fiorentina con il punteggio di 2-1. Questo successo non solo li porta fuori dalla zona retrocessione per la prima volta in questa stagione, ma regala anche nuova speranza ai tifosi lagunari, che possono sognare un finale di campionato lontano dalle sabbie mobili della classifica.
La Fiorentina, dal canto suo, vede infrangersi le residue speranze di un posto in Europa, appesantite dai recenti 120 minuti di gioco in Conference League, che hanno senz'altro lasciato il segno. Di Francesco, in panchina per il Venezia, ha optato per una formazione audace, affidandosi alla coppia di talenti formata da Oristanio e Yeboah, capaci di mettere in difficoltà la difesa viola fin dai primi minuti di gioco.
Già da subito il Venezia dimostra di voler imporre il proprio ritmo. Nei primi 30 minuti, uno scatenato Yeboah manca per poco l’appuntamento con Oristanio, pronto a deviare il pallone in rete. In risposta, i viola tentano diverse volte simboleggiando la propria voglia di riscatto con tiri come quello poderoso di Mandragora dalla lunga distanza.
L'episodio chiave del primo tempo avviene al 27': un errore clamoroso di Zerbin regala a Fagioli un’occasione che viene però sventata grazie a un intervento strepitoso di Radu. La tensione cresce e il pubblico di casa rimane con il fiato sospeso mentre un tiro a giro di Ndour sfiora il palo.
La ripresa si apre senza cambi nelle formazioni, ma con il Venezia visibilmente più aggressivo. Al minuto 13, Yeboah compie un’incursione sulla fascia destra e serve Oristanio al centro, il cui destro si spegne sull’esterno della rete. È solo il preludio a quello che sta per succedere: al 15', una strepitosa azione di Kike Perez mette in mostra le lacune della difesa viola, consegnando la palla a Candè che, con un controllo di petto, supera De Gea e fa esplodere di gioia il pubblico del Penzo.
La Fiorentina cerca di correre ai ripari con una serie di cambi strategici, ma il Venezia non demorde e anzi raddoppia quasi immediatamente. Al 22', una delle fasi più concitate della partita vede la palla centrata con precisione da Zerbin, e Oristanio di testa sigla il secondo gol che fa sprofondare gli ospiti nella disperazione.
Verso la mezz’ora, i toscani trovano un guizzo per riaprire il match: una giocata di Adli ispirata da un'intuizione di Mandragora si conclude con un tiro fulmineo che Radu può solo guardare insaccarsi nella propria porta. Da lì in poi la partita diventa una battaglia di nervi. Palladino sceglie di puntare tutto sulla qualità, inserendo Colpani per cercare il colpo finale, mentre Di Francesco rinforza il centrocampo per difendere il prezioso vantaggio.
Un imprevisto stop per il centrocampista francese Doumbia rende necessario un sottile lavoro di cucitura tattica, con Haps a prendere il suo posto quasi immediatamente. Gli ultimi minuti vedono gli ospiti tentare l’assalto finale, affidandosi a caotiche azioni collettive alla ricerca disperata del pareggio.
Tuttavia, il Venezia dimostra una tenacia degna delle squadre più blasonate e difende con denti e unghie il 2-1 fino al triplice fischio finale. Una vittoria che non solo sottolinea il carattere della squadra, ma segna un possibile punto di svolta verso un finale di stagione che può rivelarsi sorprendente e risolutivo per le sorti del club lagunare.
