A Napoli, l'aria è cambiata radicalmente. L'armonia tra il presidente Aurelio De Laurentiis e l'allenatore Antonio Conte sembra destinata a durare nel tempo. Secondo quanto riportato da Il Mattino e Repubblica, il presidente è intenzionato a prolungare il contratto del tecnico per altri due anni, portando la scadenza al 2029 anziché al 2027. Questa è la volontà di ADL, ma resta da capire quale sarà la decisione finale dell'allenatore.
Il percorso della squadra è stato notevole: da una sconfitta a Bologna in campionato alla vittoria nella finale di Supercoppa Italiana, sembra essere trascorso un'era, segnata da malumori, lavoro agile e voci di un possibile addio. Tuttavia, De Laurentiis ha sempre difeso l'allenatore, e dopo il trionfo a Riad, ha continuato a sottolineare l'importanza del lavoro svolto da Conte. "Avevate forse dei dubbi su di lui?", ha ripetuto ai giornalisti mentre i giocatori celebravano la vittoria.
Ma la domanda cruciale è: Antonio Conte desidera rimanere? La sua carriera rivela che solo una volta è rimasto in un club per più di due anni, precisamente alla Juventus dal 2011 al 2014. Per il resto, le sue esperienze si sono concluse prima del previsto. Alcuni sostengono che aspiri a riprendere il ruolo di commissario tecnico della nazionale dopo i Mondiali, sempre che l'Italia si qualifichi. Tuttavia, molto dipenderà dai risultati che Rino Gattuso riuscirà a ottenere. Se porterà l'Italia ai Mondiali in Canada-Messico-USA e raggiungerà almeno i quarti di finale, sarà difficile per la federazione separarsi da lui.
Questi scenari sono ancora in fase di valutazione. Quel che è certo è che Conte è uno dei migliori allenatori al mondo, nonostante le antipatie che può suscitare. I suoi risultati parlano chiaro, e questa stagione, caratterizzata da una rosa difficile da assemblare, infortuni a catena e sconfitte complicate da accettare, dimostra che un allenatore di talento sa trovare le soluzioni anche nelle situazioni più difficili. Pur avendo a disposizione un gruppo di alto livello, a Riad è arrivato senza giocatori chiave come De Bruyne, Anguissa, Meret e Gilmour, mentre Lukaku ha potuto solo assistere alla vittoria dei suoi compagni. Ha modificato almeno tre sistemi di gioco dall'inizio della stagione, adattandosi sempre alle risorse disponibili, dimostrando di non essere un integralista. Ha mantenuto saldi i principi fondamentali del suo credo tattico, come la ricerca della profondità e gli inserimenti in velocità, che si riflettono indipendentemente dal modulo e dagli interpreti.
Inoltre, i giocatori hanno espresso pubblicamente la loro stima per lui, come dimostrato da Politano a Riad. È quindi naturale che De Laurentiis voglia blindarlo, ma resta da vedere se Conte condivide lo stesso desiderio. Il Napoli, sotto la guida di Conte, ha dimostrato una resilienza e una capacità di adattamento che fanno ben sperare per il futuro. La possibile estensione del contratto fino al 2029 sarebbe un segnale forte di continuità e ambizione da parte del club.


