La potenziale vendita della divisione statunitense di TikTok è avvolta da nuove incertezze, gettando nello scompiglio gli investitori interessati. Frank McCourt, il miliardario in lizza per l'acquisizione della piattaforma, ha dichiarato in un'intervista alla BBC di essere in attesa di ulteriori decisioni da parte dell'amministrazione statunitense, pur confermando di aver già raccolto le risorse finanziarie necessarie.
Il termine ultimo fissato dal Congresso USA per la cessione di TikTok (società controllata da ByteDance) – o, in alternativa, per il bando totale dell'app sul territorio americano – era inizialmente previsto per gennaio 2024. Tuttavia, l'amministrazione statunitense ha già concesso diverse proroghe e si prevede che ne concederà una quinta.
La richiesta originaria di cessione si fonda sulle preoccupazioni espresse da alcuni membri del Congresso riguardo ai legami tra ByteDance e il governo cinese, che teoricamente potrebbe esigere la consegna dei dati degli utenti americani. Accuse sempre respinte sia da TikTok che da ByteDance, che le considerano infondate. La questione è complessa e solleva interrogativi significativi sulla sicurezza dei dati e sulla libertà di espressione nell'era digitale.
La legge che impone la vendita o il blocco della piattaforma è stata firmata dal presidente Joe Biden e confermata all'inizio del 2025 dalla Corte Suprema degli Stati Uniti. In precedenza, l'amministrazione di Donald Trump aveva dichiarato che un accordo di vendita era già stato concordato e approvato dal presidente cinese Xi Jinping. Secondo la Casa Bianca, tra gli investitori americani interessati all'acquisto figuravano Larry Ellison, presidente del consiglio di amministrazione di Oracle, e Michael Dell, fondatore di Dell Technologies. Si prevedeva che l'accordo finale sarebbe stato siglato durante un incontro tra Trump e Xi nell'ottobre del 2025, ma i negoziati si sono conclusi senza alcun risultato.
McCourt, parte di un gruppo di investitori che comprende anche Alexis Ohanian, co-fondatore di Reddit, e l'uomo d'affari canadese Kevin O'Leary, ha espresso preoccupazione per la concentrazione di potere e influenza nelle mani di pochi soggetti, considerando l'enorme impatto di piattaforme come TikTok. Ha auspicato che l'applicazione venga venduta o bloccata, ma che finisca nelle mani di chi rispetterà rigorosamente la legge. L'investitore ha inoltre chiarito di voler gestire TikTok rinunciando completamente all'utilizzo delle tecnologie cinesi originali, compreso il famoso algoritmo di raccomandazione. Al suo posto, verrebbe utilizzata una soluzione sviluppata internamente nell'ambito del «Project Liberty», fondato da McCourt per creare un'economia digitale più «equa e orientata alle persone». Il futuro di TikTok negli Stati Uniti rimane quindi incerto, con implicazioni significative per il panorama dei social media e per le relazioni tra USA e Cina.
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