Prima di procedere
Venerdì, 10 ottobre 2025, è stata una giornata di sconvolgimenti per le borse internazionali, particolarmente pesante per il settore tecnologico. Le principali aziende del settore hanno visto la loro capitalizzazione ridursi complessivamente di 770 miliardi di dollari, conseguenza diretta di un annuncio di Donald Trump. L'ex presidente ha dichiarato che gli Stati Uniti imporranno nuovi dazi del 100% sui beni provenienti dalla Cina e introdurranno, a partire dal 1 novembre, restrizioni più rigide sulle esportazioni di software considerato critico.
La reazione dei mercati è stata immediata: le azioni di Amazon, Nvidia e Tesla hanno subito perdite notevoli, oltre il 5% durante le sessioni di trading principali. Queste perdite sono proseguite anche durante le sessioni successive alla chiusura, trascinando l'indice Nasdaq giù del 3,6% e l'S&P 500 del 2,7%. Si è trattato del peggior giorno per questi indici dalla primavera dello stesso anno, quando Trump aveva già paventato l'introduzione di dazi reciproci per i partner commerciali degli Stati Uniti.
Dopo la chiusura del mercato, Trump ha dettagliato la sua intenzione di applicare immediatamente questi dazi, annunciando anche le imminenti restrizioni sull'export di software, che potrebbero influenzare negativamente molteplici multinazionali. Le azioni di Amazon, Nvidia e Tesla hanno subìto un'ulteriore caduta di circa il 2% nelle sessioni di trading estese.
In questo modo, il fulgido rally del settore tecnologico, sostenuto da investimenti per centinaia di miliardi di dollari nello sviluppo delle infrastrutture di intelligenza artificiale, è stato brutalmente interrotto. Solo alla fine di settembre, Nvidia, nota per i suoi microprocessori grafici ideali per l'addestramento delle IA, aveva raggiunto una quotazione record di 4,5 trilioni di dollari. In netto contrasto, dopo l'annuncio di Trump, la capitalizzazione di Nvidia ha subito una riduzione di circa 229 miliardi.
Nel frattempo, OpenAI, che sfrutta i GPU di Nvidia tramite provider cloud come Microsoft, ha registrato una crescente domanda per i suoi prodotti. Settembre ha visto il lancio dell'applicazione Sora 2 per la generazione video, mentre l'assistente ChatGPT è stato accolto in maniera fenomenale, raggiungendo oltre 800 milioni di utenti settimanali. Nonostante questi successi, la necessità di Microsoft di acquisire nuovo hardware per i suoi data center ha portato a una perdita di 85 miliardi di capitalizzazione di mercato solo nella giornata di venerdì.
La vendita di massa delle azioni ha inoltre azzerato il guadagno annuo registrato da Amazon. In confronto all'inizio dell'anno, le azioni della società hanno subito una riduzione del 2%. Considerando il periodo da giovedì a venerdì, la capitalizzazione dell'azienda di commercio online, che compete con Microsoft per l'offerta di GPU attraverso i propri data center, si è ridotta di ben 121 miliardi. Le azioni di Tesla hanno visto un calo di 71 miliardi, mentre Alphabet, società madre di Google, ha subito una svalutazione del 2%, e i titoli di Meta si sono abbassati quasi del 4%.
