Alcune malattie privano le persone del controllo sui muscoli dell'apparato vocale, rendendo la comunicazione verbale una sfida enorme. In risposta a questa problematica complessa, la Neuralink, azienda pionieristica nel campo della neurotecnologia, ha annunciato l'inizio dei test clinici del suo impianto cerebrale per il mese prossimo. Questo dispositivo promette di portare una vera e propria rivoluzione: la capacità di 'scrivere testo' con il pensiero sugli apparecchi elettronici.
Neuralink ha già compiuto passi significativi in questa direzione. Uno dei suoi pazienti, con un impianto integrato nel cranio, utilizza già queste capacità per comunicare, componendo messaggi al computer destinati ai suoi cari. La maggior parte dei partecipanti ai test, tuttavia, si concentra attualmente su un'altra funzionalità: la gestione del cursore di un mouse o di un computer. Alcuni dei partecipanti stanno addirittura sfruttando queste tecnologie per lavorare nel settore del design industriale, utilizzando una combinazione di neuroimpianto e computer.
Secondo un recente rapporto di Bloomberg, entro il 2030 Neuralink spera di ottenere il permesso per l'impianto del suo dispositivo anche in persone sane. Lo ha affermato il presidente della società, Dongjin Seo, durante una conferenza in Corea del Sud. Questa nuova fase di test clinici, che inizierà il prossimo ottobre, mira a trasformare i segnali neurali direttamente in discorsi sintetizzati. Per questo sviluppo verrà introdotta una nuova versione dell'impianto, che deve ancora ottenere l'approvazione formale dai regolatori statunitensi. Tuttavia, in questi test specifici verrà concessa un'eccezione alle norme esistenti.
Attualmente, Neuralink sta conducendo cinque diversi test clinici. Nessun dispositivo sul mercato è ancora in grado di convertire direttamente i pensieri umani in testo. L'obiettivo finale di Neuralink è quello di portare i suoi impianti sul mercato di massa, rendendoli disponibili anche per individui sani. Attualmente, tali impianti permettono di formare testi usando una tastiera virtuale, con la quale il paziente seleziona ogni simbolo singolarmente attraverso il pensiero. La diretta conversione del pensiero in testo accelererebbe notevolmente la comunicazione. In un futuro forse non troppo lontano, Neuralink immagina persone che interagiscono direttamente con modelli linguistici avanzati, eliminando intermediari come la tastiera. Le risposte ai richieste poste all'Intelligenza Artificiale potrebbero arrivare attraverso dispositivi come auricolari wireless.
Neuralink è leggermente in ritardo rispetto alla tabella di marcia iniziale dei test clinici in questo settore, poiché il presidente della società aveva annunciato a luglio che gli esperimenti sarebbero partiti entro la fine di settembre. La società ha grandi ambizioni. Oltre alla conversione del pensiero in testo, sta sviluppando impianti che potrebbero restituire in parte la vista e combattere malattie come il morbo di Parkinson. Il fondatore, Elon Musk, ha persino accennato al desiderio di installare un impianto su se stesso, segnalando una fiducia assoluta nella tecnologia che la sua azienda sta sviluppando.