L'intensificarsi delle preoccupazioni per la sicurezza nazionale ha spinto gli Stati Uniti a rivalutare le procedure di controllo dei dispositivi elettronici importati. Questo sviluppo segue alla crescente consapevolezza circa i potenziali rischi associati all'affidamento di test cruciali a laboratori situati in Cina. Attualmente, la pratica comune vede circa il 75% della tecnologia destinata al mercato statunitense testata in questi stabilimenti. Tuttavia, l'idea che alcune di queste strutture possano essere collegate alle autorità cinesi suscita seri timori. La scorsa settimana, i membri della Federal Communications Commission (FCC) hanno approvato all'unanimità la decisione di vietare la trasmissione di campioni di elettronica a quelle strutture cinesi sospettate di avere legami con le autorità locali.
Il presidente della FCC, Brendan Carr, ha dichiarato che tali laboratori rappresentano una potenziale minaccia per l'infrastruttura delle telecomunicazioni negli Stati Uniti. Carr esprime preoccupazioni concrete: un laboratorio connesso a un governo non amichevole potrebbe approvare l'importazione di apparecchiature insicure negli Stati Uniti. Questo viene dopo il divieto, emesso da FCC nel novembre 2022, riguardante l'importazione di attrezzature di telecomunicazione di aziende come Huawei, Hytera, e ZTE, e componenti per la videosorveglianza di Hikvision e Dahua.
Nell'ambito della nuova politica, la FCC ha stilato un elenco di aziende cinesi con cui i legami dubbi sono sufficienti per invalidare i risultati delle certificazioni di alcune dei loro laboratori. Pertanto, la merce verificata da queste strutture potrà essere bloccata all'importazione finché un riesame presso le strutture di fiducia non evidenzierà la conformità agli standard statunitensi. Questo passo rappresenta una parte di un piano più ampio: FCC sta considerando di estendere il divieto a tutti i laboratori cinesi e alle organizzazioni in altri Paesi ritenuti ostili.
In reazione alle nuove misure, l'ambasciata cinese a Washington ha espresso una forte critica, invitando le autorità statunitensi a evitare di politicizzare il commercio e la tecnologia. Il rappresentante dell'ambasciata ha affermato che tali azioni potrebbero compromettere i benefici reciproci che le due potenze hanno tratto dalla cooperazione commerciale e tecnologica, avvertendo che potrebbe trasformarsi in uno strumento politico che ostacola il progresso e la competizione leale nell'arena globale.
In uno scenario di crescente tensione globale, queste misure indicano la determinazione degli Stati Uniti di proteggere la loro infrastruttura critica da potenziali vulnerabilità che potrebbero derivare da una accettazione troppo acritica di apparecchiature provenienti da ambienti sospetti. Sebbene la questione resti controversa, la priorità rimane assicurare che le reti di telecomunicazione e le tecnologie associate non rappresentino una opportunità per intrusioni indesiderate.