L'accordo storico tra OpenAI e Advanced Micro Devices (AMD), annunciato di recente, segna un passo significativo nel mondo della tecnologia e dell'intelligenza artificiale. Una collaborazione che non solo promette di rivoluzionare l'industria tecnologica ma che ha già avuto un impatto immediato sul mercato finanziario. Dopo la diffusione della notizia, le azioni di AMD hanno registrato un balzo superiore al 30%, un segno del forte interesse e dell'attesa per i risultati che questa intesa potrebbe produrre.
In base all'accordo, OpenAI avrà la possibilità di acquisire fino a 160 milioni di azioni ordinarie di AMD, il che rappresenta circa il 10% della società di semiconduttori. Questa operazione, del valore stimato di miliardi di dollari, testimonia la determinazione di OpenAI a risolvere uno dei suoi problemi più pressanti: la carenza di capacità computazionale. Un rappresentante di OpenAI, però, ha rifiutato di rivelare la cifra esatta della transazione, evidenziando la riservatezza dell'accordo e l'ambizione di entrambe le società di portare avanti progetti commerciali e tecnologici cruciale.
Nella dichiarazione congiunta, le due aziende hanno confermato che nei prossimi anni OpenAI pianifica di implementare massivamente i processori grafici AMD Instinct, che verranno distribuiti nei data center di OpenAI per una capacità complessiva di 6 GW. L'avvio della prima fase è previsto per la seconda metà del 2026, con la distribuzione di chip specializzati AMD per una capacità complessiva di 1 GW. Solo superato questo traguardo, OpenAI potrà acquisire parte delle quote riservate, mentre ulteriori tranche verranno sbloccate con l'espansione delle infrastrutture di OpenAI e il raggiungimento di obiettivi cruciali, sia tecnici che commerciali.
Il presidente di OpenAI, Greg Brockman, ha sottolineato l'importanza dell'accordo per la missione aziendale. "Dobbiamo farlo", ha dichiarato Brockman. "Se vogliamo veramente espandere i nostri servizi e raggiungere un pubblico globale, è indispensabile aumentare la nostra capacità. L'attuale limitazione delle risorse computazionali sta già creando ostacoli nello sviluppo di funzioni avanzate di ChatGPT e di altri prodotti, potenzialmente redditizi".
L'accordo non è solamente una questione di numeri, ma rappresenta l'impegno di entrambi i leader nel guidare il cambiamento tecnologico. L'uso dei chip AMD permetterà a OpenAI di incrementare notevolmente le sue capacità di calcolo, un fattore decisivo per lo sviluppo di nuove applicazioni di intelligenza artificiale che potrebbero modellare il futuro della tecnologia e l'interazione dell'umanità con le macchine. Guardando avanti, questo accordo potrebbe diventare un catalizzatore per ulteriori scoperte e innovazioni nel campo dell'AI, ponendo le basi per una collaborazione più ampia tra settori tecnologici e aziende, al fine di costruire un ecosistema interconnesso e sostenibile.