Un vasto scandalo di gioco d'azzardo illegale sta scuotendo il Vietnam, con un maxi-processo che vede coinvolti ben 141 imputati. Il Tribunale Popolare di Hanoi è il teatro di questo imponente procedimento giudiziario, che ha preso il via il 28 ottobre e che mette sotto accusa individui accusati di aver gestito e partecipato a scommesse elettroniche illecite per un valore complessivo di oltre 2,5 trilioni di dong vietnamiti, equivalenti a circa 106 milioni di dollari statunitensi.
L'inchiesta ha portato alla luce una rete complessa di attività illegali, con accuse che spaziano dall'organizzazione di giochi d'azzardo alla partecipazione attiva, coinvolgendo anche figure che in passato hanno ricoperto posizioni di rilievo nella pubblica amministrazione. Secondo le accuse, il gruppo avrebbe operato tra febbraio e giugno 2024, realizzando profitti ingenti attraverso le scommesse illegali. Un individuo, in particolare, è sospettato di aver guadagnato circa 9,2 milioni di dollari e di essere fuggito in Corea del Sud per sottrarsi alla giustizia.
Le autorità vietnamite ritengono che questo caso abbia evidenziato gravi rischi di corruzione e significative lacune nella legislazione che regola il settore del gioco d'azzardo nel paese. La vicenda solleva interrogativi sull'efficacia dei controlli e sulla necessità di rafforzare le normative per prevenire e contrastare fenomeni di questo tipo. Il processo in corso rappresenta un banco di prova importante per il sistema giudiziario vietnamita e un'occasione per fare luce su un problema che, stando alle dimensioni dell'inchiesta, sembra essere molto più diffuso di quanto si pensasse.
Il Vietnam, pur avendo alcune forme di gioco d'azzardo legale, come la lotteria gestita dallo stato, ha sempre mantenuto un atteggiamento restrittivo nei confronti di altre forme di scommesse, soprattutto quelle online. Tuttavia, la crescente diffusione di internet e delle tecnologie digitali ha reso più difficile il controllo e la repressione del gioco d'azzardo illegale, che spesso si sviluppa al di fuori dei confini nazionali, sfruttando piattaforme online e sistemi di pagamento difficili da tracciare. Il caso in esame dimostra la necessità di una maggiore cooperazione internazionale e di un approccio più efficace nella lotta contro il cybercrime e il gioco d'azzardo transnazionale.
Le conseguenze di questo maxi-processo potrebbero avere un impatto significativo sul futuro della regolamentazione del gioco d'azzardo in Vietnam, spingendo il governo a rivedere le proprie politiche e a introdurre misure più severe per contrastare l'illegalità e la corruzione. Resta da vedere se il processo porterà alla condanna degli imputati e se contribuirà a ristabilire la fiducia dei cittadini nelle istituzioni e nella capacità dello stato di far rispettare la legge.
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