Prima di procedere
L'Atalanta volta pagina, e Luca Percassi, amministratore delegato della Dea, ne spiega i motivi in una lunga intervista al Corriere della Sera. Dalla sofferta decisione di esonerare Ivan Juric all'approdo di Raffaele Palladino, passando per il capitolo Lookman, considerato incedibile, fino all'addio di Gasperini, una ferita ancora aperta nel cuore dei tifosi nerazzurri.
"L'esonero di Juric è stata la scelta più dolorosa che abbia mai preso – confessa Percassi – . Lo considero un professionista serio, e il suo percorso in Champions League è stato positivo. Tuttavia, in campionato, dopo una crescita iniziale che ci aveva fatto sperare, e dove probabilmente meritavamo 3-4 punti in più, la squadra ha mostrato un'involuzione inattesa dopo l'ultima sosta". Una decisione difficile, ma ritenuta necessaria per dare una scossa all'ambiente e risollevare le sorti della squadra, che al momento dell'esonero occupava il 13° posto in classifica con 13 punti in 11 partite.
La scelta di Palladino, invece, è dettata da una precisa logica: "Volevamo restare nel solco del nostro calcio. È stato anche l'input arrivato dalla squadra. Palladino ha queste caratteristiche. E credo che abbia aspettato l'Atalanta. Poteva andare in altre squadre, invece è a Bergamo. Perché non in estate? Tutti insieme siamo andati su Juric: nel valutare avevamo qualche conoscenza in più grazie alla storicità del suo rapporto col nostro direttore". Palladino, reduce da un ottimo campionato alla guida del Monza, sembrava essere la scelta ideale per proseguire il progetto tecnico intrapreso negli ultimi anni, valorizzando i giovani talenti e proponendo un calcio offensivo e propositivo.
Ma il vero colpo di scena dell'estate è stato l'addio di Gian Piero Gasperini, storico allenatore dell'Atalanta, che ha deciso di interrompere il suo rapporto con il club bergamasco dopo otto stagioni ricche di successi e soddisfazioni. "È stata una scelta inaspettata – ammette Percassi – . Il dialogo col mister sul suo contratto e sulla nuova squadra si è protratto per l’ultimo mese di campionato, tutti i giorni. Abbiamo appreso solo due giorni dopo l’ultima partita la sua scelta di fermarsi. Prima tutto ci faceva presupporre che sarebbe rimasto. A quel punto abbiamo assecondato la volontà di Gasperini e ci siamo mossi arrivando a Juric. Ora è stato necessario intervenire. Me ne prendo la responsabilità".
L'addio di Gasperini ha rappresentato un duro colpo per l'Atalanta, che ha dovuto ripartire da zero, affidandosi a un nuovo allenatore e a una nuova filosofia di gioco. Tuttavia, la società nerazzurra sembra avere le idee chiare sul futuro, puntando su giovani talenti e su un calcio moderno e spettacolare, con l'obiettivo di continuare a stupire e a competere ai massimi livelli. L'esonero di Juric e l'arrivo di Palladino rappresentano un nuovo capitolo della storia dell'Atalanta, una storia fatta di passione, impegno e ambizione, con la speranza di raggiungere nuovi traguardi e di regalare nuove emozioni ai propri tifosi.
