Pareggiare in Germania non è mai facile, farlo recuperando dallo 0-3 è un'impresa rara. L'Italia di Spalletti è tornata da Dortmund imbattuta, ma eliminata, e se il 3-3 sulla carta può sembrare un buon risultato, nella realtà rischia di mascherare le difficoltà della squadra. Al Westfalenstadion, infatti, la Nazionale ha affrontato la partita con l'approccio sbagliato, finendo per essere punita più dalle proprie disattenzioni che dalla superiorità oggettiva della Germania nei primi quarantacinque minuti. La squadra di Nagelsmann ha imposto un ritmo insostenibile per gli Azzurri, combinando forza fisica, qualità tecnica e velocità, sfruttando al meglio le amnesie difensive italiane, come nel caso del rigore su Kleindienst e l'errore clamoroso di Buongiorno sul secondo gol di Musiala. Errori gravi che, a qualsiasi livello, non si possono tollerare.
Tuttavia, la rimonta incredibile nella ripresa, firmata da Kean e Raspadori, rischia di far passare in secondo piano questi errori. La verità è che quando la Germania ha messo in campo la sua strategia, concentrandosi al massimo, la differenza con l'Italia è stata enorme. Sedici tiri nel primo tempo, sei dei quali nello specchio, e un valore di gol attesi vicino a tre dimostrano la superiorità della squadra tedesca, che ha spinto l'Italia a giocare a ritmi troppo alti per i suoi giocatori, anche per i più esperti. In quel momento, il collettivo avrebbe dovuto fare leva sull'orgoglio e sulla coesione per reagire, ma invece ha mostrato una prima parte di gara con molti errori, contrasti persi e poca idea di gioco. Questo è un aspetto preoccupante, che dovrebbe far riflettere oltre l'entusiasmo per la rimonta.
Guardando alle qualificazioni per il Mondiale, che non ammettono distrazioni, Spalletti dovrà partire da questa esperienza nella Nations League, non dal risultato finale, ma dalla consapevolezza di dover migliorare l'approccio della squadra. La reazione nella ripresa, purtroppo, è arrivata solo quando la Germania ha abbassato il ritmo e si è fatta meno pericolosa. Questo momento di difficoltà potrebbe diventare un punto di partenza per costruire una squadra più solida e preparata per le sfide future.
Fonte: Sportmediaset