La Juventus di Igor Tudor ha iniziato la nuova stagione di campionato con il piede giusto, dimostrando una solidità difensiva invidiabile e una spiccata abilità offensiva grazie al talento di Dusan Vlahovic. Nelle prime due giornate di Serie A, i bianconeri si sono imposti con due vittorie consecutive, accompagnate da altrettanti clean sheet. Vlahovic, con due gol decisivi, si è rivelato il trascinatore della squadra, mostrando il suo valore proprio quando le aspettative sembravano più ribassate, anche a causa della minaccia rappresentata dal possibile arrivo di Randal Kolo Muani.
La gara contro il Genoa è stata un chiaro esempio di come la Juventus sappia soffrire e colpire nel momento giusto. La squadra, come una Vecchia Signora sorniona, ha chiuso ogni varco agli avversari e, contrattaccando con freddezza, è riuscita a capitalizzare sulle poche occasioni create, grazie anche a una buona dose di fortuna. Elementi cruciali sono stati i salvataggi del portiere Di Gregorio e il potente tiro di Masini respinto dalla traversa nel finale, testimoniando come a volte il destino giochi a favore.
Il carisma di Vlahovic ha consentito alla squadra di avere un punto di riferimento in attacco, specie nel momento in cui ha saputo esprimersi al meglio senza subire la pressione delle critiche. In panchina, la Juventus si è giovata di riserve di qualità, come il recuperato Kostic, capace di garantire alternative valide e flessibilità tattica a Tudor.
L'allenatore ha potuto fare affidamento su una difesa compatta guidata dai centrali Bremer e Gatti, i quali, grazie alla loro esperienza e intesa, hanno offerto sicurezza in fase difensiva, permettendo a giocatori emergenti come Kelly o Kalulu di inserirsi gradualmente nel gruppo.
Queste prime partite hanno fornito molte indicazioni positive per Tudor, il cui compito ora sarà mantenere questa concentrazione e intensità nel corso di un mese particolarmente impegnativo. Dopo la pausa, la Juventus sarà coinvolta in una serie di sfide di alta caratura: il derby d’Italia contro l’Inter e le partite di Champions League contro Dortmund e Villarreal. A queste gare si aggiungeranno gli incontri con Verona e Atalanta e, infine, la sfida di prestigio contro il Milan dell’ex allenatore Massimiliano Allegri.
Sarà un test importante non solo per valutare le capacità di Tudor nella gestione del gruppo ma anche per verificare la tenuta psicofisica della squadra. Un banco di prova che dirà molto sulle ambizioni della Vecchia Signora in Italia e in Europa.