Le polemiche in Spagna continuano a infiammarsi dopo le recenti dichiarazioni di Carlo Ancelotti, l'allenatore del Real Madrid. La controversia è scaturita dal suo attacco diretto ai vertici della Liga, colpevoli, secondo Ancelotti, di non aver effettuato modifiche agli orari di alcune partite per evitare che la sua squadra fosse costretta a giocare due incontri ravvicinati.
Il disappunto di Carletto
Dopo la partita disputata contro il Villarreal, il tecnico ha espresso il suo disappunto in modo chiaro e deciso: "È l'ultima volta che giochiamo una partita con meno di 72 ore di pausa. Non ci faremo mai più trovare in una situazione simile." Ancelotti ha messo in evidenza come la sua squadra avesse richiesto, in due distinte occasioni, un cambiamento nell'orario di gioco, ma le sue richieste erano rimaste inascoltate. Con la sua dichiarazione, il mister ha voluto sottolineare che questa sarebbe stata l'ultima volta in cui il Real Madrid si sarebbe trovato ad affrontare una situazione così sfavorevole. A queste affermazioni ha risposto prontamente il presidente di LaLiga EA Sports, Javier Tebas, con un tweet provocatorio.
Ulteriori tensioni
Tebas ha ricordato che "da quando sono esistite le competizioni europee il giovedì, più di 14 anni fa, i club di tutta Europa, inclusi quelli spagnoli, giocano la domenica senza che siano trascorse 72 ore." Questa risposta ha sollevato ulteriori tensioni e ha alimentato il dibattito intorno alla gestione degli orari delle partite e alle esigenze delle squadre coinvolte, in particolare quelle che competono a livello internazionale. La situazione ha messo in luce le difficoltà legate alla programmazione delle partite e il delicato equilibrio tra le esigenze delle squadre e le decisioni degli organi dirigenziali del calcio spagnolo.
Fonte: ansa.it