Haas F1: Inusuali tempi di preparazione per il 2026

Scopri perché la Haas posticipa al simulatore l'esperienza delle monoposto per il prossimo anno

Haas F1: Inusuali tempi di preparazione per il 2026

Mancano meno di tre mesi all'esordio delle ambiziose monoposto del 2026 nel mondo della Formula 1, con una prima sessione di test a Barcellona prevista per gennaio. Tuttavia, la Haas F1 Team ha adottato una strategia del tutto particolare rispetto ad altre scuderie, decidendo di posticipare l'utilizzo del simulatore per i loro piloti ufficiali, Esteban Ocon e Oliver Bearman, fino alla conclusione del Gran Premio di Abu Dhabi.

Questa scelta appare inusuale in un periodo in cui la maggior parte delle squadre ha già avviato, ed in molti casi completato, test al simulatore delle nuove vetture. La necessità di questa decisione ha radici complesse. In primo luogo, il regolamento tecnico del 2026 prevede cambiamenti radicali che spaziano dal motore al telaio, introducendo una complessità che rende fondamentale ogni scelta progettuale.

Nelle aree di ricerca e sviluppo, le differenze tra le simulazioni e i dati effettivi inviate a Pirelli hanno mostrato discrepanze del 20-30% rispetto ai valori di carico previsti, denotando quanto sia ancora aperta la strada verso la configurazione definitiva delle vetture. Con queste sostanziali variazioni, la scelta della Haas di temporalizzare l'accesso al simulatore dopo Abu Dhabi può apparire strategicamente sensata.

Un altro aspetto critico risiede nella gestione delle risorse. L’assenza di un simulatore privato obbliga Haas a usufruire delle strutture di Maranello della Ferrari, che devono essere condivise e pianificate meticolosamente nel calendario. Questo compromette la possibilità di effettuare test liberi e richiede un'attenta pianificazione, dato anche il coinvolgimento della squadra nella parte finale della stagione 2025.

Il responsabile del team, Ayao Komatsu, ha spiegato che l’alto ritmo di sviluppo della vettura, accompagnato da cambiamenti frequenti nelle configurazioni tecniche, potrebbe rendere obsoleto qualsiasi dato ottenuto attualmente. I progressi velocissimi sulla parte aerodinamica e sulla Power Unit, soprattutto in termini di mappature e gestione dell'energia elettrica, indicano che le conclusioni tratte da test eseguiti troppo presto potrebbero risultare irrilevanti.

Quest'anno, vari team hanno diversificato l'apertura verso le prove al simulatore. La Williams, ad esempio, ha coinvolto ufficialmente i propri piloti sin dai primi mesi, mentre la Sauber ha ritardato questa fase fino a prima di Singapore. La Haas, dal canto suo, ha preferito concentrare le risorse sugli obiettivi stabili del 2025, per poi spostare l'attenzione esclusivamente sul 2026 dopo la fine del campionato in corso.

La chiave di questa complessa decisione sembra quindi consistere nel bilanciare la tensione tra lo sviluppo continuo e la necessità di non disperdere energie su simulazioni che potrebbero mutare drasticamente in breve tempo. I test ufficiali del 2026 offriranno poi ai piloti l'opportunità di familiarizzare approfonditamente con la vettura, prima del suo debutto in gara, garantendo così un approccio ben calcolato alla preparazione di un campionato ricco di incognite come quello del 2026.

Pubblicato Mercoledì, 08 Ottobre 2025 a cura di Marco P. per Infogioco.it

Ultima revisione: Mercoledì, 08 Ottobre 2025

Marco P.

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