La stagione 2025 si sta rivelando una sfida per McLaren, nonostante il dominio nella prima parte del campionato. Dopo aver assicurato il titolo Costruttori, il team sta affrontando criticità inaspettate nei pit stop, emerse chiaramente durante le tappe di Monza e Baku. Questi inconvenienti, che hanno colpito in momenti cruciali, potrebbero rivelarsi determinanti nelle fasi finali della stagione, specialmente nella corsa al titolo Piloti.
Il Gran Premio d'Azerbaijan, una delle piste più impegnative del calendario per il basso carico aerodinamico richiesto, è stato teatro di un nuovo problema tecnico durante il cambio gomme della MCL39 di Lando Norris. Partito dalla settima posizione, il britannico si è trovato a fronteggiare un ulteriore ostacolo nel suo tentativo di risalire tra i primi, dopo che il compagno di squadra, Oscar Piastri, era uscito di scena nelle prime fasi della gara a causa di un incidente.
Il team principal Andrea Stella, al termine del gran premio, ha confermato la necessità di un’urgente revisione delle attrezzature utilizzate nei box. "Dobbiamo ancora determinare se, con un pit-stop più rapido, avremmo potuto superare le Ferrari" ha spiegato Stella. Durante il gran premio, l’errore nella sosta ha fatto perdere preziosi secondi a Norris, un ritardo che potrebbe risultare cruciale nelle gare future e che è sintomatico di problemi più ampi che il team deve affrontare con urgenza.
Non è la prima volta che i meccanici McLaren si trovano in difficoltà. Infatti, a Monza, un ritardo simile si è verificato durante il cambio gomme al 46° giro, costringendo Norris a cedere la posizione a Piastri. Quest’ultimo, su ordine del team, ha poi ridato la posizione al compagno di squadra, ma non senza suscitare un momento di imbarazzo per l’errore commesso ai box.
La criticità delle attrezzature coinvolte nei pit stop è sotto scrupolosa valutazione tecnica. Secondo Stella, migliorare l'hardware è essenziale per aumentare le prestazioni e ridurre il margine di errore: "C’è molto margine per aumentare l'efficienza dei pit-stop attraverso il miglioramento delle nostre attrezzature", ha sottolineato. L’interazione tra gli operatori e gli strumenti operativi, come le pistole avvitatrici, ha evidenziato margini di miglioramento che il team esplorerà a fondo.
Nonostante l'incidente a Baku fosse differente dalla problematica sorta a Monza, entrambi condividono un denominatore comune: la necessità di ottimizzare i processi di pit stop dal punto di vista tecnico e operativo. Il team McLaren è determinato a risolvere questi problemi, lavorando a stretto contatto con i fornitori di strumentazione per personalizzare e migliorare l’hardware attuale.
Guardando al futuro, sarà fondamentale per McLaren garantire che tali incidenti non compromettano ulteriormente non solo gli obiettivi a breve termine della stagione in corso, ma anche il piano di sviluppo del prossimo anno. Con il campionato sempre più competitivo, ogni dettaglio conta, e un pit stop efficiente può essere la differenza tra vittoria e sconfitta. McLaren, storicamente una squadra capace di grandi rimonte, sogna ora di riportarsi ai vertici risolvendo queste problematiche nei box.