In vista della rivoluzionaria stagione 2026 di Formula 1, la Ferrari ha delineato una strategia chiara per i test pre-stagionali, concentrandosi primariamente sull'affidabilità. I test collettivi, in programma sul circuito di Catalunya dal 26 al 30 gennaio, rappresenteranno un momento cruciale per tutte le scuderie, desiderose di saggiare le nuove monoposto che inaugureranno il nuovo ciclo tecnico.
Secondo quanto dichiarato da Frederic Vasseur, team principal della Ferrari, l'obiettivo principale nei test di Barcellona sarà accumulare il maggior numero possibile di chilometri. Questa fase iniziale si concentrerà sulla validazione delle scelte tecniche in termini di affidabilità, un aspetto fondamentale alla vigilia di un cambiamento regolamentare così radicale. Solo successivamente, la squadra si dedicherà alla ricerca della performance pura.
Vasseur ha precisato che le monoposto che scenderanno in pista a Montmelò non saranno delle vere e proprie 'mule car', ma piuttosto una 'specifica A', destinata a evolversi rapidamente nei successivi test in Bahrain. Questa strategia riflette la volontà di massimizzare il tempo a disposizione per lo sviluppo, sfruttando al meglio i nove giorni di prove prima dell'inizio del Mondiale. La scelta di introdurre aggiornamenti significativi tra i test di Barcellona e quelli in Bahrain sottolinea l'importanza di un approccio dinamico e reattivo, capace di adattarsi rapidamente ai feedback provenienti dalla pista.
Parallelamente, altre scuderie, tra cui la Mercedes, potrebbero adottare strategie simili. La Mercedes, ad esempio, nei test del 2022 aveva presentato a Montmelò una versione provvisoria della W13, per poi introdurre in Bahrain la controversa 'zeropods'. Questa mossa, sebbene non abbia portato al successo sperato, dimostra la volontà dei team di esplorare diverse configurazioni aerodinamiche e di spingere al limite l'innovazione tecnica.
L'attenzione all'affidabilità nei test di Barcellona è motivata dalla complessità delle nuove power unit e dall'importanza di garantire la loro durata nel corso della stagione. Le simulazioni hanno fatto enormi progressi negli ultimi anni, ma i progetti inediti richiedono una validazione accurata sul campo. Percorrere più chilometri possibili è essenziale per individuare eventuali problemi meccanici o motoristici e per apportare le modifiche necessarie prima dell'inizio del campionato.
Il breve intervallo tra i test di Barcellona e quelli in Bahrain rappresenta un'opportunità preziosa per i team aerodinamici. I dieci giorni a disposizione consentiranno loro di analizzare i dati raccolti in Spagna e di apportare gli ultimi ritocchi alle carrozzerie che vedremo in Bahrain. Questo processo di affinamento continuo è fondamentale per ottimizzare le prestazioni delle monoposto e per guadagnare vantaggio competitivo.
In sintesi, la Ferrari affronterà i test di Barcellona 2026 con un approccio pragmatico e focalizzato sull'affidabilità. L'obiettivo è validare le nuove tecnologie e accumulare chilometri preziosi, gettando le basi per una stagione competitiva e ricca di successi. La strategia delineata da Vasseur testimonia la volontà della Ferrari di affrontare le sfide del nuovo regolamento con determinazione e lungimiranza.


