Max Verstappen non le manda a dire. Nonostante una rimonta straordinaria, il pilota della Red Bull ha visto sfumare il quinto titolo mondiale di Formula 1 per soli due punti. Una beffa, certo, ma che l'olandese analizza con lucidità, senza nascondere le difficoltà incontrate durante la stagione 2025.
"Ho capito che sarebbe stato un anno difficile fin dai test invernali", ha confessato Verstappen. La RB21, infatti, si portava dietro i problemi di sottosterzo della precedente monoposto, la RB20. Ogni tentativo di risolvere il problema, però, ne creava un altro, soprattutto al retrotreno. "Se provavi a sistemarlo, poi non avevi abbastanza stabilità al posteriore. Abbiamo provato davvero tante cose durante i test. E sì, se avevi vento in coda era un disastro completo. È stato davvero molto difficile".
A complicare ulteriormente la situazione, la crescita esponenziale della McLaren, capace di mettere in mostra un passo gara impressionante. "Avevamo già visto una McLaren molto forte lo scorso anno", ha ammesso Verstappen. "La seconda metà di stagione era stata tosta. Dunque sapevamo che per vincere di nuovo il titolo avremmo dovuto trovare qualcosa. Perché altrimenti sarebbe stato tutto molto complicato".
Nonostante le difficoltà iniziali, Verstappen è riuscito a conquistare otto vittorie, un risultato che, a un certo punto della stagione, sembrava impensabile. "A un certo punto della stagione pensavo di poter vincere 3 gare in tutto", ha rivelato. "Ma migliorare in questo senso ci ha davvero portato via tanto tempo. Non ho mai pensato di poter lottare per il titolo, non mi era mai passato per la testa".
Eppure, grazie a una serie di circostanze favorevoli, Verstappen è arrivato all'ultima gara ad Abu Dhabi ancora in lizza per il titolo. "Penso che possiamo essere contenti di essere riusciti a competere nel campionato", ha detto. "Perché, prima di tutto, non siamo mai stati in testa alla classifica. Abbiamo anche ricevuto molti regali. E il campionato non è certo stato perso a Barcellona. Penso che bisogna guardare più a dove abbiamo avuto l'opportunità di competere. Penso che sia così che bisogna vedere le cose. E sì, certo, ci sono sempre dei momenti. Guarda, sono stato tamponato in Austria. Ma poi, abbiamo avuto così tanti problemi in così tante gare prima di quella. Anche errori con i pit stop. Sì, weekend in cui nulla è andato per il verso giusto. Quindi, guardando indietro, ci sono molte cose che avremmo potuto fare meglio".
Verstappen, però, è realista e riconosce che senza alcuni episodi chiave, la sua lotta per il titolo sarebbe stata impossibile. In particolare, l'olandese si riferisce al dualismo interno alla McLaren e alla doppia squalifica subita dal team a Las Vegas. "Alla fine, a Las Vegas, ho vinto quella gara. E la McLaren è stata poi squalificata, altrimenti non saremmo nemmeno stati in gara", ha sottolineato. "Dipende da come la si guarda. Si può guardare da una prospettiva inglese, oppure da una prospettiva olandese. Naturalmente, hanno anche la seconda metà, perché avevano due piloti, quindi hanno rinunciato ad alcune cose con la loro strategia. Quindi, naturalmente, anche noi ne abbiamo beneficiato".
Insomma, una stagione ricca di emozioni e colpi di scena, che ha visto Max Verstappen lottare con le unghie e con i denti per difendere il titolo, pur consapevole delle difficoltà incontrate e dei fattori esterni che hanno influenzato la sua corsa al campionato. Un'analisi lucida e senza peli sulla lingua, che conferma la maturità e la consapevolezza del campione olandese.
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