"Caro tennis, ho capito che sei l'amore della mia vita. Sei stato e continui a essere esigente, ma forse proprio per questo mi affascini così tanto." Così inizia la lettera di Matteo Berrettini, in un video pubblicato sul sito dell'Atp, dedicata al suo sport.
"È stata la mia famiglia a presentarmelo, un dono che scorre nel nostro sangue. La prima cosa che hanno fatto è stata darmi una racchetta quando avevo tre anni. All'epoca non mi piaceva, così ho smesso, per poi riprendere a otto anni grazie a mio fratello, più piccolo di me, che mi ha convinto dicendo che sarebbe stato divertente. Lui sceglieva sempre di essere Djokovic, io optavo per Roger Federer. Non è iniziata bene tra noi, ma fortunatamente abbiamo cambiato rotta e ora ci divertiamo."
"Sei parte della mia vita - prosegue Berrettini - Nel 2017, a Roma, nel mio torneo di casa, ho subito una pesante sconfitta contro Fognini. In quel momento mi hai colpito duramente, ma ho anche provato emozioni intense che desideravo rivivere. Il resto è storia."
"Mi hai insegnato molte cose, talvolta in modo severo, ma grazie a ciò sono qui. Credo che tutto ciò che è accaduto, anche le esperienze difficili, sia valso la pena, poiché mi ha portato a godermi appieno questo sport. Ho vinto alcuni titoli, raggiunto una finale Slam a Wimbledon e partecipato alle Finals a Londra e Torino. Mi hai insegnato la resilienza, l'importanza di lottare e di fidarmi delle persone che mi circondano. Per me non è solo sport, ma anche un modo per incontrare persone e fare amicizie. Ho avuto la fortuna di conoscere chi ha cambiato la mia vita, dentro e fuori dal campo. Dopo tutti questi anni insieme, penso di conoscerti bene e mi piacerebbe vedere cosa ci riserva il futuro."
Fonte: tuttosport.com