La rinuncia di Jannik Sinner alle Final Eight di Coppa Davis ha scatenato un terremoto nel mondo del tennis italiano. "Sinner, l'Italia ti ama e tu?" titolava La Stampa, esprimendo il sentimento di delusione di molti tifosi che speravano di vedere il numero 2 al mondo trascinare la squadra azzurra alla conquista dell'Insalatiera per la terza volta consecutiva.
La decisione del tennista di Sesto Pusteria è stata interpretata da alcuni come un tradimento, preferendo un torneo d'esibizione come il Six Kings Slam, ricco di denaro ma privo di prestigio e punti ATP, all'impegno con la nazionale. Questa scelta ha suscitato critiche e paragoni con Carlos Alcaraz, presente in Coppa Davis nonostante una stagione altrettanto intensa.
Massimo Gramellini, nel suo “Caffè” sul Corriere della Sera, ha espresso la sua delusione, suggerendo che la maglia azzurra sia importante solo per chi non ambisce ai grandi tornei. Ha inoltre sottolineato come l'alibi della stanchezza possa valere per Alcaraz, ma non per Sinner, che ha trascorso la primavera lontano dai campi. Gramellini ha concluso che, in caso di sconfitta in Davis, la colpa ricadrebbe su Sinner, mentre una vittoria senza di lui lo renderebbe meno indispensabile.
Un approccio diverso è stato quello di Gianni Valenti de La Gazzetta dello Sport, che ha invitato Sinner a riconsiderare la sua decisione, sottolineando l'importanza della nazionale per ogni sportivo e il valore superiore di un trionfo in azzurro rispetto alla conquista delle Finals. Valenti ha auspicato una riflessione da parte di Sinner, affinché possa tornare sui suoi passi.
Adriano Panatta, sul Corriere della Sera, ha espresso comprensione per il calendario sempre più fitto, ma non ha nascosto la sua irritazione per la rinuncia a un appuntamento così importante. Ha ricordato come, ai suoi tempi, la Coppa Davis fosse al centro dei programmi e le altre scelte ruotassero attorno ad essa. Tuttavia, ha riconosciuto che il tennis moderno esige un atteggiamento diverso dai giocatori, che sono diventati i CEO delle loro aziende. Nonostante ciò, Panatta ha manifestato il suo dispiacere, auspicando uno sforzo da parte di Sinner per evitare le polemiche.
In questo contesto, l'Italia deve comunque prepararsi ad affrontare la Coppa Davis senza il suo numero uno. Paolo Bertolucci ha espresso fiducia nella squadra, puntando su giocatori come Lorenzo Musetti, Fabio Cobolli e Matteo Berrettini. Ha sottolineato l'importanza di responsabilizzare questi giocatori affinché raggiungano un livello molto alto, rendendo l'Italia una delle favorite per la vittoria finale.
La rinuncia di Jannik Sinner alla Coppa Davis ha aperto un dibattito complesso e appassionato, che tocca temi come l'attaccamento alla maglia azzurra, le priorità individuali dei giocatori e le esigenze del tennis moderno. Al di là delle polemiche, resta la speranza che l'Italia possa comunque competere al massimo e onorare la competizione.